(ASI) L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti ha chiesto alla nuova amministrazione, guidata da Joe Biden che si insedierà alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio, di non ripetere "gli errori del passato" in merito al rapporto, particolarmente accomodante dell’ epoca, tra Washington e Teheran.
Ron Dermer terminerà il suo mandato il mese prossimo. Ha scelto di parlare alla rivista ultra-ortodossa Mishpacha dei sette anni in cui è stato in carica. Ha spiegato, nell’ intervista, che la sua attività è stata decisiva per organizzare il discorso storico tenuto da Benjamin Netanyahu, al Congresso nella capitale d’Oltreoceano, il 3 marzo 2015. Dubito che, senza quell’iniziativa, avremmo potuto raggiungere – ha confidato il diplomatico al giornalista – i recenti accordi di normalizzazione delle relazioni con gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein, il Marocco e il Sudan. Il premier dello Stato ebraico aveva esortato, in quella circostanza di cinque anni fa, a non commettere un errore strategico, evitando di siglare un’ intesa sul nucleare con l’Iran. Ha avuto un duro scontro ideologico così con l’allora leader, Barack Obama, che stava spingendo nella direzione opposta, pensando di compiere un passo significativo verso il raggiungimento della pace regionale.
Donald Trump ha ritirato gli Usa dall’accordo nel 2018, ripristinando le sanzioni tolte, in precedenza, nei confronti del territorio dei Pasdaran. Le forti perplessità per la scelta del presidente attualmente uscente, da parte degli altri governi che avevano aderito all’ iniziativa volta a consentire uno sviluppo energetico a scopo pacifico degli Ayatollah, non hanno scoraggiato il tycoon a cambiare idea. L’alleanza, tra quest’ultimo e Tel Aviv, si è così rafforzata notevolmente. La Repubblica Islamica ha scelto, in risposta all’attuazione di tale opzione, di intensificare la produzione di uranio arricchito, generando allarme in tutta la comunità internazionale. Il nuovo leader, della nazione più potente del mondo – ha concluso il rappresentante dell’esercito, con la Stella di David, disapprovando questa eventualità -, desidera tornare ad apporre la propria firma laddove il suo predecessore l’aveva tolta.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia