(ASI) L’82% dei cileni cambierebbe la Costituzione. Questo il risultato dello studio “Radiografia del cambiamento” e che mostra un deciso aumento rispetto al 2016.
La ricerca condotta dal Coes (Centro per gli studi sui conflitti e la coesione) dell’Università del Cile sancisce come oltre 4 cileni su 5 siano “d’accordo” o “fortemente d’accordo” in merito alla possibilità di rivedere la Carta Costituzionale. Lo studio si basa su indagini comparative tra il 2016 e il 2019 che hanno dimostrato che, dopo le manifestazioni dell’ottobre dello scorso anno, è cresciuto l’interesse popolare per la trasformazione della Costituzione.
Secondo i dati forniti, nel 2016 il 16 per cento della popolazione sottoposta alle indagini concordava con la legge e il 72 per cento voleva che cambiasse; nel 2019 i soddisfatti sono il sette per cento e quelli che aspiravano al cambiamento sono saliti all'82 per cento.
Commentando i risultati la ricercatrice del Coes, Claudia Heiss, ha assicurato che un tale risultato può essere riflesso a tutti i livelli di istruzione anche se appare molto più alto tra gli individui con istruzione di base e secondaria.
Lo studio ha evidenziato anche che la partecipazione delle persone ai movimenti sociali è aumentata, passando dal 21 al 39% in tutte le fasce di età, con una maggiore accentuazione tra i giovani e le persone in generale con più istruzione.
Sempre nel periodo preso in esame la percentuale di insoddisfazione per il modo in cui viene applicata la democrazia in Cile è aumentata dal 25% nel 2016 al 54% tre anni dopo; cresciuto anche il rifiuto dell'uso della forza e della repressione da parte delle forze di polizia verso marce pacifiche, dal 65 nel 2016 al 79% nel 2019.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia