(ASI) Notte di scontri in Colombia tra polizia e manifestanti con un bilancio di 10 morti e 400 feriti.
Gli scontri più violenti si sono registrato nella Capitale, Bogotà, ma violenze si sono registrate anche nelle altre principali città del paese.
Le manifestazioni erano state organizzate per protestare contro l’uccisione dell’avvocato 46enne Javier Ordonez per mano della polizia. I manifestanti hanno preso d’assalto le postazioni delle forze (Cai) dell’ordine tirando pietre ed altri oggetti.
Secondo quanto riferisce la stampa locale tra i Cai che hanno subito gli attacchi più intensi quello nel quartiere di Villa Luz, a Bogotá, ovvero quello in cui Javier Ordonez è stato aggredito dalla polizia. In alcuni casi le squadre antisommossa hanno risposto con il lancio di lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Secondo dati confermati dal ministero della Difesa il bilancio di due giorni di proteste è di 10 morti, 7 a Bogotà e 3 nella vicina Soacha, e 403 feriti, di cui 194 agenti.
I disordini sono iniziati lo scorso mercoledì dopo che Ordonez è deceduto in ospedale dopo essere stato brutalmente aggredito dalla polizia fuori dalla sua abitazione per avere violato la quarantena per il Coronavirus.
In un video di due minuti e 18 secondi circolato sui social media si vedono due agenti, muniti di taser, intenti a colpire l'uomo. Nel video si sentono anche le voci di alcuni presenti che implorano gli agenti di smettere. La polizia, ha dichiarato il ministro della Difesa Carlos Holmes Trujillo, ha avviato “tutti i protocolli e procedimenti di indagine interna”. Il ministro ha assicurato che gli agenti coinvolti nell’aggressione verranno sospesi.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia