(ASI) Le recenti scoperte di alcuni giacimenti di litio aprono il paese centroamericano al mercato di questo minerale sempre più importante per la realizzazione di cellulari e tablet. Secondo le stime infatti il Messico è tra gli 8 paesi con le maggiori riserve stimate di questo nuovo “petrolio bianco”, tanto che sempre più investitori manifestano il loro interesse a fare affari con Città del Messico anche se il governo per il momento ha annunciato di non voler più avallare concessioni per lo sfruttamento delle miniere.
II primo a sfruttare i giacimenti messicani sono stati il Canada e la Cina nel nord del paese fin dal 2002 con un investimento di 40 milioni di dollari.
Il ministero dell’Economia di recente ha fatto sapere che “per ora non stiamo rilasciando nuove concessioni, ed anzi stiamo rivedendo quelle già assegnate perché negli anni passati se ne è fatto un uso eccessivo”.
La società canadese Bacarona Minerals Ltd e quella cinese Ganfeng Lithium Ltd sviluppa la prima miniera di litio solo nel 2010 hanno ottenuto 10 nuove concessioni dall’allora presidente Felipe Calderon in un’area di 100mila ettari nella città di Bacade'huachi, nello stato settentrionale di Sonora; secondo le stime queste concessioni dovrebbero produrre oltre 50mila tonnellate di litio.
Le concessioni hanno una validità di 50 anni e secondo le stime l’88% del minerale viene estratto nei primi 19 anni di sfruttamento.
Il litio, conosciuto come “petrolio bianco” è un minerale strategico fondamentale per la produzione di batterie per dispositivi elettronici, ma anche per quelle automobilistiche, la produzione del vetro, della ceramica e nel mercato farmaceutico. Secondo gli esperti svolgerà una funzione fondamentale nella transizione energetica a scapito dei combustibili fossili.
I principali produttori di litio sono Australia, Cile e Cina mentre le principali riserve mondiali si trovano in Argentina, Bolivia e Cile. Il Messico è considerato all’ottavo posto nella classifica mondiale per le riserve di questo metallo con oltre 1,7 milioni di tonnellate con depositi negli stati centrali di San Luis Potos e Zacatecas, nel Jalisco occidentale e nel nord di Sonora.
Il lito rappresenta una svolta nella politica economica messicana che negli anni ’80 era la quinta potenza petrolifera mondiale ma le cui riserve di “oro nero” sono ora in declino, tanto che quasi dieci anni non vengono scoperti nuovi giacimenti.
Gli esperti prevedono che le vendite annuali di batterie con ioni di litio possono raggiungere un valore di 100 miliardi di dollari entro il 2029.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia