(ASI) La reintroduzione dei controlli alle frontiere è un obiettivo che l'Unione Europea intende perseguire rivendendo gli accordi di Schengen, sebbene questa ipotesi abbia trovato nei giorni scorsi il disappunto dei governi di Francia, Spagna e Germania.
La necessità di rivedere le regole sulla libera circolazione è stata sollevata nei mesi scorsi a seguito dei massicci sbarchi di immigrati nordafricani sull'isola di Lampedusa. Dopo il permesso concesso agli immigrati per motivi umanitari, gli stessi ebbero modo di muoversi liberamente verso il confine francese, così provocando tensioni tra Roma e Parigi.
Michele Cercone, il portavoce del Commissario degli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, a tal proposito ha dichiarato: ''I nostri piani procedono come previsto", aggiungendo inoltre che "le nostre proposte non alterano il principio che, in circostanze impreviste, uno Stato possa rafforzare i controlli alle frontiere, di propria iniziativa'', ha aggiunto, specificando che l'iniziativa di Bruxelles non è destinata a ''Danimarca, Grecia, Italia e Francia in particolare''.
In base alla proposta della Commissione, uno Stato puo' reintrodurre per motivi d'urgenza i controlli di frontiera, ma per un massimo di cinque giorni. Poi, dovra' ottenere l'approvazione da Bruxelles.