(ASI) Il 15 settembre di 201 anni fa il Messico conquistava faticosamente la propria indipendenza.
La ricorrenza è stata celebrata nell’Ambasciata messicana in pompa magna. L’occasione ha coinciso anche con il primo impegno ufficiale del nuovo ambasciatore messicano in Italia, sua eccellenza Miguel Ruiz-Cabanas Izquierdo.
Nel suo breve discorso l’ambasciatore ha ricordato sommariamente il percorso compiuto dal Messico in questi duecento e più anni di storia che hanno del Paese centroamericano la quattordicesima economia mondiale per Pil, secondo i dati del Fmi la seconda della regione indio-latina nonché il sesto produttore mondiale di petrolio ed il primo di argento.
Il rappresentante diplomatico ha anche voluto rimarcare le tante peculiarità del suo paese dove l’integrazione avviene da prima dell’arrivo dei colonizzatori europei, aspetto questo che fa del Messico un vero e proprio unicum mondiale per quanto concerne la mescolanza raziale.
Per noi italiani è stato molto istruttivo vedere come il Messico ad oltre 200 anni di distanza continua a festeggiare la sua più importante festa nazionale mentre noi abbiamo assunto a feste nazionali due date che hanno segnato due profonde lacerazioni nel nostro tessuto sociale e che come si è visto in occasione dei 150 anni della nostra unità ci impediscono di essere una sola popolazione ed una sola nazione.