(ASI) Londra - Dopo due sconfitte in Parlamento, Theresa May è riuscita a spuntarla: 412 i deputati a favore della mozione del governo sulla richiesta di un rinvio breve della Brexit e di un terzo tentativo di ratifica dell'accordo proposto dalla Premier.
I contrari sono stati 202.
Nella mozione, il governo ha fissato la data del 20 marzo come termine massimo entro il quale tenere un terzo voto di ratifica sulla Brexit. Il testo prevede che se il Parlamento approva l'accordo entro mercoledì prossimo, il governo chiederà alla Ue un rinvio al 30 giugno della data di uscita (oggi fissata al 29 marzo). Ma se l'accordo già bocciato due volte, non passa entro il 20 marzo, il governo avrà bisogno di chiedere una proroga più lunga che verrà però stabilita dalla Ue.
Un portavoce della Commissione europea spiega che la decisione sul rinvio della scadenza fissata spetterà ai leader dei 27 e all'unanimità.
Il presidente della Commissione Jean Claude Juncker è in costante contatto con tutti i leader Ue. La prima riunione utile del Consiglio Europeo è fissata per il 21 e 22 marzo prossimi a Bruxelles.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, sta cercando di costruire un consenso tra i leader Ue per concedere a Londra una proroga lunga ma la possibilità che dalla Ue non venga dato il via libera al rinvio lascia aperta l’ipotesi del no deal. Il capo negoziatore dell'Ue per la Brexit, Michel Barnier, ha avvertito che: "la situazione è grave e bisogna prepararsi a un'uscita del Regno Unito senza accordo".
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia