(ASI) Il Dipartimento di Stato statunitense ha notificato al Congresso la proposta di vendere alla Turchia, paese Nato che negli ultimi mesi si sta avvicinando alla Russia, il sistema di difesa aerea Patriot
La stampa specializzata statunitense specifica che l’accordo avrebbe un valore di 3,5 miliardi e che permetterebbe di rilanciare l’alleanza con Ankara e la stabilità della regione mediorientale.
Negli ultimi anni la tensione tra Washington ed Ankara è salita anche per via dell’attegiamento sempre più autoritario del presidente Recep Tayyip Erdogan che si anche avvicinato al suo omologo russo Vladimir Putin ed ha utilizzato la guerra in Siria per risolvere la questione curda, anche se gli Usa considerano i combattenti curdo-siriani alleati, insieme ai ribelli moderati, contro il governo di Bashar al-Assad.
I funzionari americani sono anche preoccupati per l’accordo siglato da Erdogan con la Russia per l’acquisto del sistema missilistico antiaereo S-400 Triumph che obbligherebbe la Nato a condividere con Mosca la propria tecnologia militare.
Parlando con i giornalisti a Washington il mese scorso, il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha detto che il suo paese avrebbe voluto acquistare missili Patriot ma non è mai riuscito a ottenere un impegno concreto da parte di Washington; aggiungendo che non era in previsto l’annullamento dell’accordo ma aprendo alla possibilità di nuovi accordi con gli Usa.
L'accordo, che deve essere approvato dal Congresso, prevede la vendita di 140 missili Patriot, radar e stazioni di controllo a terra. Il Congresso ha 15 giorni per rivedere la proposta di vendita sotto procedure semplificate che il Dipartimento di Stato ha in essere per gli alleati della NATO.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia
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