(ASI) - Da giovedì mattina la lira turca ha perso oltre un quarto del proprio valore, più del 40% nell'ultimo mese. Sulla vicenda è intervenuto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, assicurando che "i fondamentali della nostra economia sono molto forti. Faremo il possibile per risolvere la questione". Ha inoltre puntato il dito contro gli Stati Uniti, artefici secondo lui, di un vero e proprio complotto.
"Siamo assieme nella Nato e poi cercate di accoltellare il vostro partner strategico alle spalle. Può una cosa del genere essere accettata?", ha affermato il leader turco. Ha infine promesso: “Non perderemo questa guerra economica. Se gli Usa non invertono la tendenza all'unilateralismo e alla mancanza di rispetto saremo costretti a iniziare a cercare nuovi amici e alleati. Prima che sia troppo tardi, Washington deve rinunciare all'idea che le nostre relazioni siano asimmetriche. Le azioni unilaterali degli Usa nei confronti della Turchia serviranno solo a minare gli interessi e la sicurezza americani".
Lunedì la lira ha perso quasi il 16% sul dollaro e sull'euro precipitando rispettivamente a 6,42 e 7,34. A inizio anno per acquistare un dollaro bastavano 3,77 lire turche.
Questa crisi finanziaria è stata principalmente causata dai nuovi dazi introdotti da Donald Trump su alluminio e acciaio. Anche l’euro paga la crisi in cui è precipitata la Turchia, arrivando sotto la soglia degli 1,14 dollari. "Siamo consapevoli del potenziale impatto sulle banche europee dell'evoluzione della lira turca". Lo ha dichiarato in conferenza stampa un portavoce della Commissione europea mentre Angela Merkel ha affermato che serve un contesto stabile attorno all’Ue per poter trarne dei vantaggi. Ha concluso dicendo che la Germania contribuirà ad aiutare la Turchia.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia