(ASI) Per contrastare il colonialismo militare statunitnese la Russia potrebbe aprire una base navale nella Repubblica del Somaliland. Lo riferisce la stampa africana, riferendo di presunti colloqui tra Mosca e le autorità di Harghesia.
Nello specifico la nuova installazione militare dovrebbe sorgere a Zeila, non troppo distante dal confine con Gibuti, e, una volta a regime, dovrebbe ospitare fino a 1.500 uomini con il compito di offrire supporto ai mezzi che pattugliano la costa del Golfo di Aden.
Nella base dovrebbero poi trovare posto due navi cacciatorpediniere, quattro fregate, due sottomarini, due piste di atterraggio in grado di accogliere fino a sei aerei pesanti e quindici aerei da combattimento. In cambio, Mosca potrebbe impegnarsi a riconoscere l’indipendenza del Somaliland, oltre ad addestrare le forze armate del Somaliland.
Il Corno d'Africa, data la sua collocazione geografica, è appetitto da molti paesi che vi dispongono di basi militari.
Attualmente, Stati Uniti, Francia, Giappone e Cina dispongono di strutture militari nel vicino Gibuti, mentre la Turchia ha di recente aperto a Mogadiscio una base di addestramento che ospita più di 200 militari turchi incaricati di addestrare circa 1.500 militari dell’esercito nazionale somalo con l’obiettivo di formarne almeno 10.000.
A complicare i piani russi però potrebbe essere la difficile situazione del Somaliland che nel 1991 ha proclamato la propria indipendenza ma nonostante ciò da 27 anni vive in un isolamento diplomatico.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia