(ASI) La Corea del Nord ha ordinato la chiusura del sito, nel nord del paese, in cui ha effettuato i suoi test nucleari e missilistici perché non è più necessario ripeterli e ha ribadito che firmerà un trattato di pace, con Seoul, per porre fine formalmente al conflitto che ha interessato le due nazioni tra il 1950 e il 1953 (le ostilità sono cessate grazie a un trattato di pace stipulato tra le parti).
L’annuncio è stato dato dal leader nordcoreano, Kim Jong Un, in un discorso alla nazione. I media del regime hanno sottolineato come tale scelta sia collegata alla volontà di mantenere le promesse effettuate in questi mesi. “Una grande notizia per la Corea del Nord e per il mondo”, ha scritto il capo della Casa Bianca, Donald Trump, su Twitter aggiungendo: “Grande progresso! Non vedo l’ora di partecipare al nostro summit” che potrebbe svolgersi, in una località ancora da definire, tra maggio e giugno. La Cina si è detta soddisfatta, auspicando che l’iniziativa odierna porti “una pace duratura” in Asia e a uno “sviluppo comune”. Il premier giapponese, Shinzo Abe, ha definito quanto è accaduto oggi “un passo importante”. Il suo ministro della Difesa ha richiamato la necessità tuttavia, da Washington dove si trova in visita, di mantenere un’elevata pressione economica e militare perché Pyongyang non ha accennato, nella sua dichiarazione, alla cessazione degli esperimenti dei vettori a corto e a medio raggio. Il governo sudcoreano ha parlato di “un passo significativo per la denuclearizzazione” che “creerà un clima molto positivo per il successo degli imminenti summit”.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia