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 (ASI I bombardamenti della Nato in Libia su mandato dellOnu dovevano risolvere il conflitto. Invece stanno procurando distruzione e morte anche fra i civili. L'ira del presidente afghano Hamid Karzai che ha ultimamente intimato alla Nato di sospendere immediatamente le incursioni aeree militari contro la popolazione civile, sono fatti che fanno capire bene cosa si celi realmente dietro gli interventi militari della Nato. Perciò non stupisce che Karzai abbia foetemente ribadito la sua irremovibile posizione critica nei confronti degli indiscriminati bombardamenti aerei sulle abitazioni civili ed ha, severamente, ammonito gli eserciti stranieri alleati dichiarando pubblicamente: "Se (la Nato) son sospenderà i raid aerei sulle case afghane, la sua presenza in Afghanistan sarà considerata come quella di una forza occupante e contraria alla volontà del popolo afghano". Parole forti ma necessarie a fermare il continuo bagno di sangue  che sta pagando la inerme popolazione civile.

Questi sono solo due recenti esempi dei molteplici episodi che accadono a causa degli interventi militari della Nato sparsi nel mondo. Tristi episodi  che però devono farci riflettere sui costi umani, pagati dalla popolazione civile per colpa delle operazioni belliche effettuate da eserciti stranieri nella velleitaria volontà di esportare la 'democrazia' con le armi.

Gli esperti militari le chiamano 'bombe intelligenti', ma sarebbe più giusto definirle strumenti di morte dell'inciviltà in mano al potere. Armi stupide dell'uomo che hanno procurato e stanno ancora procurando nel mondo milioni di morti fra i civili.

Morte di persone innocenti che reclamano giustizia. Purtroppo i responsabili di queste tragedie finora non sono stati messi in condizione di non nuocere ed assicurati alla giustizia per essere chiamati a rispondere dei loro efferati crimini davanti ad un tribunale internazionale.

Vittime di guerra del potere, così devono essere definiti i civili che sono caduti  nelle operazioni militari.  Azioni belliche che procurano morti, feriti e distruzione. I politici cinicamente chiamano la morte dei civili,  effetti collaterali della “democrazia”, morti necessarie per esportare la civiltà occidentale. Ossia lo considerano  l'amaro prezzo da pagare per un futuro fatto di "libertà".

Un'affermazione così disumana, che chi ha l'improntitudine di affermarla merita sia una condanna morale, e sia  l' esemplare punizione sotto l'aspetto giudiziario.

Nulla importa se sotto il selvaggio e cupo fragore o il rumore assordante dei mezzi di distruzione di massa cadono milioni e milioni di esseri umani innocenti. Gli interessi economici vengono prima di ogni legittimo desiderio di pacifica convivenza fra i popoli.

Poi, i fatti hanno ampiamente dimostrato che a muovere gli interventi militari sono stati falsi pretesti, creati ad arte,  tutti però fatti in nome della 'demo(no)crazia'.

Delitti, riconducibili tutti agli enormi loschi affari dell'industria militare e al potere che, per  tornaconto, hanno come finalità ultima, l'interesse ad alimentare conflitti e divisioni etniche, religiose e politiche in quelle zone del mondo dove ci sono le maggiori risorse energetiche.

Inoltre per raggiungere i loro scopi non lesinano ingenti finanziamenti ai partiti e a mettere a libro paga i politici.

Invece non sarebbe meglio investire tutte le enormi disponibilità finanziarie, bruciate negli strumenti di morte, nella ricerca medica per vincere le malattie, nel promuovere l'amicizia fra i popoli, nel sostenere lo stato sociale, la sanità, la scuola. Allora si parlerebbe di civiltà vera e di vera umanità.

In pratica, in questa epoca oscura prevalgono i bassi istinti selvaggi, ossia quanto affermato dall'espressione latina: “bellum omnium contra omnes”, l'uomo è un lupo divoratore per ogni altro uomo “homo homini lupus” (Hobbes). Gli esseri umani sarebbero in balia e vittime dei propri pericolosi egoismi, ergo, costantemente alla bramosa ricerca del potere. Una natura umana fondamentalmente egoistica atta a determinare azioni esclusivamente di sopraffazione dell'uomo sull'uomo. Purtroppo, oggi, negli esseri prevale l'affermazione dell'ego sulla saggezza, l'elemento materiale sullo spirito e non l'armonia fra queste due fondamentali componenti.

Per questo gli effetti che ne conseguono sono devastanti e forieri di malessere interiore ed esteriore. Già si avvertono i sintomi del disfacimento del potere assassino, presto il vento della rivolta si estenderà ovunque e saranno abbattuti i falsi idoli, tutti i santuari di morte! 

Viviamo una fase delicata che, comunque, nonostante il buio, preannuncia epocali cambiamenti forieri di nuovi orizzonti e di grande speranze. L'indignazione popolare travolgerà ovunque ogni autoritaria, ingiusta 'democrazia'.

Si annuncia il tempo in cui avverrà l'inevitabile declino di tutti (in particolar modo di quelli che oggi sono impuniti perché detengono con bugie, armi e beni materiali il potere mondiale) coloro i quali si sono macchiati di infami crimini contro l'umanità.

Quando ci sarà il risveglio delle coscienze e si uscirà dalla prigione in cui il potere ha relegato i sacri valori e la saggezza, in quel frangente nessuna falsità potrà essere più spacciata per vera, né il vil danaro potrà cancellare tutti i  delitti che avete commesso unicamente per i luridi interessi. Nessuno potrà cancellare più le falsità e le enormi ingiustizie che avete commesso.

Quel giorno non vi servirà parlare aramaico, inglese, americano, francese, russo, tedesco, cinese o qualsiasi altro idioma che sia stato materialmente veicolo dialettico di violenza e sopruso contro i civili.

Così come nulla varranno gli strumenti materiali che avete finora usato per godere dell'impunità.

Tutte le incivili sopraffazioni, le angherie i delitti che avete commesso a danno dei popoli verranno giudicate non solo dalla storia ma anche da liberi e veri tribunali internazionali.

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