(ASI) L'esercito israeliano ha sparato sui dimostranti siriani che oggi manifestavano a ridosso delle alture del Golan rivendicavando il possesso di questa regione che era stata occupata dall'esercito di Davide il 5 Giugno 1967. Secondo le prime indiscrezioni sarebbero 14 i morti e 230 i feriti, ma il pesante bilancio continua ad aggravarsi.
. Fonti della tv siriana hanno dichiarato. "Quattordici persone sono state uccise, tra queste una donna ed un bambino, ed altre 230 sono state ferite dai tiri israeliani sulle alture del Golan", ha detto la televisione. "I manifestanti, centinaia, erano siriani e palestinesi", ha precisato l'agenzia ufficiale Sana. Centinaia di manifestanti, che agitavano le bandiere palestinesi e siriane, hanno cercato di tagliare una prima barriera di filo spinato davanti ad un campo di mine, vicino alla città di Majdal Chams, sul Golan. I manifestanti volevano ricordare l'anniversario della Guerra dei Sei giorni nel 1967. La tv siriana ha mostrato alcune immagini dell’eccidio e di tank israeliani che sparavano contro la gente. Manifestazioni per la giornata della Naksa si sono tenute pure in Libano ed anche a Gerusalemme e pure lì l’esercito è intervenuto soffocando le proteste e ferendo alcune persone.
I militari israeliani hanno, infatti, confermato di avere sparato, ma hanno precisato di averlo fatto soltanto contro chi aveva cercato di oltrepassare illegalmente la frontiera e di avere mirato alle gambe.
Questo grave episodio rende incandescente le zone di confine con lo stato giudaico.
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