(ASI) Sono stati mesi un po' movimenti all’interno del Bundestag, il Parlamento federale di Berlino; il 24 settembre 2017 i cittadini tedeschi sono tornati alle urne per votare i propri rappresentanti. Le ultime tre legislature hanno visto la cancelliera Angela Merkel vincere e guidare il governo ininterrottamente dal 2005. In queste elezioni ha continuato il suo cammino vincente, ottenendo con il suo partito cristiano democratico conservatore CDU, il 28% circa di voti mentre il partito fratello CSU che opera esclusivamente nella zona della Baviera, il 6%.
Insieme hanno raggiunto il 33% dei seggi. Il partito socialdemocratico SPD di Martin Schulz si è preso il 20,5%, l’estrema destra AFD ha ottenuto il 12,5%, i liberali FDP l’11,5% mentre la sinistra con i gruppi Die Lanke e I Verdi il 10% a testa. Per avere la maggioranza è necessario avere minimo 353 seggi. La cancelliera uscente ha ricevuto l’incarico di formare il governo pur avendo perso molti consensi rispetto ai precedenti mandati; i suoi 246 seggi ottenuti su 709 non bastavano però per creare nemmeno un’esigua maggioranza nel Bundestag.Era necessario avviare un dialogo con le altre frange politiche tedesche.
Dopo il fallimento delle trattative per la creazione della coalizione cosiddetta ‘Giamaica’, così chiamata per i colori dei tre partiti e cioè nero del CDU/CSU, giallo dei liberali dell’FDP e verde dell’omonimo gruppo di sinistra, Angela Merkel è stata costretta a rivolgersi all’SPD di Martin Schulz. L’ipotesi di fare un governo di minoranza è stata subito scartata dalla cancelliera per evitare problemi d’instabilità che si sarebbero sicuramente presentati. Se non si fosse trovato nessun accordo di coalizione, l’ultima opzione rimaneva tornare alle urne.
Durante la notte di giovedì 11 gennaio 2018, CDU e SPD hanno stretto un accordo per avviare le trattative che serviranno a creare il nuovo governo; è forse finito questo periodo di incertezza per la politica tedesca? E Angela Merkel ha davvero vinto o questo lungo peregrinare ha minato la sua figura e la sua forza dentro e fuori il Bundestag? È presto per dirlo. Il 21 gennaio l’SPD si riunirà in un’assemblea dove i propri membri dovranno approvare l’inizio di queste trattative e solo successivamente, stabilire il programma di governo, di comune accordo con la CDU.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia
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