(ASI) "Risale allo scorso 31 gennaio il primo atto con cui la Commissione ha accelerato il processo di autorizzazione per la coltivazione di piante transgeniche sul territorio comunitario. E per la prima volta l'Italia, uno dei paesi dove è più forte l'opposizione agli OGM, ha dato il proprio voto favorevole alla proposta".
(ASI) "Risale allo scorso 31 gennaio il primo atto con cui la Commissione ha accelerato il processo di autorizzazione per la coltivazione di piante transgeniche sul territorio comunitario. E per la prima volta l'Italia, uno dei paesi dove è più forte l'opposizione agli OGM, ha dato il proprio voto favorevole alla proposta".
"E per la prima volta l'Italia, uno dei paesi dove è più forte l'opposizione agli OGM, ha dato il proprio voto favorevole alla proposta".E per la prima volta l'Italia, uno dei paesi dove è più forte l'opposizione agli OGM, ha dato il proprio voto favorevole alla proposta".
"Le richieste di autorizzazione per coltivazione o uso di OGM vengono valutate da un apposito comitato tecnico, a cui partecipano i rappresentanti degli Stati membri, che vota le proposte della Commissione. In assenza di una maggioranza a favore o contro la proposta di autorizzazione, la Commissione adotta una propria decisione entro due mesi", ricordano Eleonora Evi, Piernicola Pedicini e Marco Zullo, eurodeputati del M5S.
"Nonostante il voto favorevole dell'Italia, il comitato tecnico non ha raggiunto la maggioranza e quindi anche in questo caso, come già avvenuto in passato, l'autorizzazione verrà imposta da un atto unico della Commissione. "Nonostante le tante promesse sulla soluzione di problemi come la malnutrizione o la carenza di vitamine, le richieste continuano a riguardare varietà che resistono agli erbicidi e in grado di produrre tossine insetticide, i due caratteri con cui gli OGM sono stati immessi sul mercato oltre 20 anni fa ed il cui uso massiccio in paesi come gli USA è causa di aumento di utilizzo di erbicidi ed insorgenza di varietà di piante infestanti ed insetti patogeni resistenti alle molecole che dovrebbero ucciderli", continuano gli eurodeputati.
Il M5S ha già annunciato battaglia in Parlamento europeo dove l'atto della Commissione può essere rigettato come già accaduto per ogni autorizzazione del genere. "Il 21 marzo la Commissione ambiente sarà chiamata a votare contro l'autorizzazione all'uso di circa 20 varietà diverse di mais transgenico appena autorizzate dalla Commissione e lo stesso faremo con l'atto che riguarda i tre mais autorizzati alla coltivazione. Nonostante su questo tipo di procedure il voto del Parlamento è di indirizzo politico ma non vincolante, deve essere chiaro che la Commissione continua ad imporre ai consumatori europei prodotti che nessuno ha chiesto e nessuno vuole. Dal canto suo l'Italia si troverà a dover giustificare perchè abbia acconsentito alla coltivazione di mais transgenici mentre ha già dichiarato di voler ricorrere alle nuove clausole normative che consentono agli Stati membri di vietare la coltivazione di OGM sul proprio territorio", concludono Evi, Pedicini e Zullo.
Nota: i mais transgenici autorizzati per la prima volta sono il Bt11 ed il TC1507 (che producono una proteina insetticida e sono resistenti agli erbicidi a base di glufosinate) mentre per ed il MON810 (resistente agli insetti) si è trattato del rinnovo". E' quanto dichiara con una nota il Movimento 5 Stelle Europa.