(ASI) Più di mille soldati della Nato, l’alleanza militare internazionale divenuta negli anni il braccio armato degli Usa, sono giunti in Lituania per mandare un segnale “chiaro e forte sull’unità dei paesi baltici” e per far fronte “all’aggressione Russa”. Lo ha detto ieri il presidente della Lituania Dalia Grybauskaite precisando che “mai prima d’ora si era visto un simile schieramento Nato in un paese orientale così vicino all’enclave russa di Kaliningrad”.
Nel vertice Nato tenutosi lo scorso anno a Varsavia i rappresentanti dei 28 paesi dell’Alleanza atlantica, hanno deciso di rafforzare lo schieramento di uomini al confine con la Russia e la Bielorussia, paese strettamente legato a Mosca dopo che l’amministrazione Putin avrebbe mostrato la propria forza in Georgia ed Ucraina negli ultimi anni.
Ufficialmente a fare pressione sulla Nato per aumentare gli uomini di stanza nei paesi baltici sarebbero stati proprio i paesi dell’area e la Polonia, timorosi di una possibile avanzata russa verso ovest.
I soldati che sono giunti oggi in Lituania provengono dalla Germania, che negli ultimi anni ha visto una riduzione di uomini Nato nei propri confini proprio perché l’Alleanza atlantica si sta spingendo sempre più ad est per fare pressioni sulla Russia. I 1000 soldati saranno di stanza nei pressi Kalingrad, in una base navale ed avranno in dotazione missili a lungo raggio. Altre unità nato dovrebbero recarsi anche in Polonia, Lettonia ed Estonia.
Difendendo l’arrivo di questi soldati Grybauskaite ha detto: “Questi uomini arrivano nel posto giusto al momento giusto nel momento giusto, vogliamo mostrare l’aggressività che subiamo nella regione di Kaliningrad sul nostro confine. Si tratta di una minaccia per l’Alleanza e per l’Europa”.
In occasione dell’arrivo dei militari si è recato in Lituania anche . Il ministro della difesa tedesco, Ursula von der Layen (Cdu), per presenziare alla cerimonia di benvenuto ai primi elementi dell'unità multinazionale di intervento rapido. Per il momento sono giunti nel paese 130 soldati tedeschi, 100 belgi e 17 dai Paesi Bassi. A pieno regime, il battaglione conterà mille uomini, di cui 450 tedeschi. Il nucleo delle Forze armate tedesche è costituito da un battaglione di fanteria; entro la fine del mese vi giungeranno anche 20 veicoli corazzati per la fanteria Marder e sei carri armati Leopard 2.
Dopo la caduta dell’Unione sovietica, e contrariamente a quanto promesso da George Bush a Gorbaciov la Nato si è spinta sempre più verso est, aprendo nuove basi intorno alla Russia, nonostante ciò la vulgata occidentale, legata a Washington continua a parlare di continua aggressione di Mosca verso l’Europa.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia