(ASI) Bruxelles – Per Paolo Gentiloni quello di giovedì 15 dicembre è stato il primo incontro a Bruxelles in qualità di Presidente del Consiglio. Al vertice tra i Presidenti degli Stati membri dell’Unione Europea, si è discusso su vari argomenti. Siria, sanzioni alla Russia e emergenza immigrati: questi i tempi principali del dibattito.
Il Neopremier Gentiloni oltre a fare presente che "tutti i colleghi mi hanno chiesto di salutare Matteo Renzi" e di essere stato “...accolto calorosamente, incuriositi e favorevolmente colpiti dalla rapidità con cui la crisi si è risolta", da subito si è espresso per i “gravissimi ritardi” dell’UE verso la crisi immigratoria. Forti messaggi sono stati indirizzati alla Germania, riconoscendole di aver “dato l’esempio” nella gestione degli immigrati, ma anche se la rotta dell’Egeo è momentaneamente sotto controllo non deve dar adito a idee di “rilassamento”. "L'UE si sta lentamente orientando ad assumere in agenda la priorità migratoria, ma i problemi purtroppo sono molto più veloci delle soluzioni e così continua ad esserci un fortissimo ritardo” – queste le parole di Gentiloni, che aggiunge “Chiediamo alla Germania, ma anche a tutta l'Europa, di evitare una sensazione di relax che non ha motivo di esistere".
Il concetto che ha voluto esprimere il Presidente italiano è che "l'emergenza è meno emergenza" solo perché il la rotta dei flussi immigratori si è spostata nel Mediterraneo colpendo principalmente l’Italia.
Infine si è giunti allo scottante tema della Siria e delle sanzioni alla Russia. E’ stato un duro scontro dove i più intransigenti come i rappresentati polacchi, volevano addirittura una riconferma delle sanzioni per un anno intero. Sanzioni che a detta dei propositori sarebbero servite per continuare ad inviare messaggi incisivi alla Russia per quanto riguarda la questione dell’annessione della Crimea e per i recenti svolgimenti nella battaglia di Aleppo, dove la città siriana è stata liberata dai sanguinari terroristi grazie all’Esercito Arabo Siriano del legittimo Governo di Damasco presieduto da Assad coadiuvato con l’aiuto aeronautico di Mosca, ma che gli alti rappresentanti di Bruxelles accusano di non aver avuto riguardo per la situazione dei civili. La riconferma delle sanzioni sembra certa, ma in tarda serata attraverso le rimostranze dell’Italia le nuove sanzioni sono state fermate. A ciò Gentiloni ha dichiarato "Ci siamo concentrati sulla dimensione umanitaria e abbiamo avuto una discussione conclusasi, per fortuna, senza considerare l'ipotesi, che a mio avviso sarebbe stata sbagliata, di agire con sanzioni contro la Russia".
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia