(ASI)- A mezz’ora dalla conferma ufficiale per Donald Trump, il neo eletto 45° presidente degli Stati Uniti d’America ha tenuto il suo primo discorso per celebrare la vittoria. Le ovazioni hanno accompagnato il cammino di Trump dalle quinte fino al palco.
La folla in delirio ha acclamato lungamente il Tycoon che ha ringraziato tutti i presenti, il candidato alla vice presidenza, l’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani, la moglie Ivanka e le figlie, oltre ad un commosso saluto ai genitori. “Ringrazio mamma e papà che mi guardano da lassù” - ha esordito quasi commosso il neo eletto presidente degli Stati Uniti. Poi è passato a quello che è stato il vero e proprio discorso della vittoria.
“Ho ricevuto la telefonata di Hillary Clinton che si è congratulata con noi per la vittoria. Io mi sono congratulata con lei, la sua famiglia ed il suo partito per una campagna elettorale dura ed impegnativa” – ha affermato Trump concedendo l’onore delle armi ad una non altrettanto elegante Hillary Clinton che aveva rifiutato di riconoscere pubblicamente la sconfitta. Si tratta in effetti di un importante sgarro fatto da Hillary alle consuetudini politiche americane e a quello che è il comune senso del fair play, dimostrato invece da Donald Trump. “Sarò il presidente di tutti gli americani.” – ha proseguito il Tycoon - ” Lavorerò per unificare tutti gli americani. Non è stata solo una campagna elettorale, ma il lavoro di milioni di uomini che hanno dato origini ad un movimento comprendete tutte le razze e le religioni che hanno deciso di lavorare insieme per ricostruire il nostro paese e ricostruire il sogno americano. Ho sempre cercato il potenziale non sfruttato nelle persone di tutte il mondo. Questo intendo fare con il nostro paese. Ogni americano avrà l’occasione di realizzare il proprio potenziale. Quegli uomini e quelle donne dimenticati dal sistema non lo saranno più. Ricostruiremo il nostro paese. Ricostruiremo le infrastrutture e lo faremo con il lavoro dei nostri concittadini. Inoltre ci prenderemo cura dei nostri veterani. Ne ho conosciuti tanti. Ci imbarcheremo in una progetto per la crescita ed il rinnovamento nazionale. Mi rivolgerò a tutti quelli che hanno il talento e le capacità per far raddoppiare la nostra crescita. Allo stesso tempo lavoreremo con tutte le nazione che intendono collaborare con noi. Il sogno americano è alla nostra portata. L’America non si accontenterà di nulla che non sia il meglio del meglio. Ci riapproprieremo del nostro destino. Metteremo le necessità degli Usa al primo posto ma saremo partner di tutti nel nome di una serena e aperta cooperazione con tutte le nazioni che intenderanno lavorare con noi”. Faremo un gran bel lavoro. Vi prometto che non vi deluderò in questi 3 o 4 anni, o, chi lo sa, anche nei prossimi 8. Anche perché, mentre la campagna elettorale è finita, il nostro lavoro come movimento popolare inizia ora. Sarete orgogliosi di me”.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia