(ASI) Nella nuova argentina liberista del presidente Mauricio Macrì ai deputati è stato riconosciuto un aumento dello stipendio di oltre il 60 per cento venendo di fatto equiparati ai manager come sottolineato dal deputato di opposizione Nestor Pitrola.
L’aumento è stato deciso da Gabriela Michetti, presidente del Senato, e da Emilio Monzò, presidente della Camera, i due rami del Congresso argentino. L’aumento stabilito è del 63,6 per cento e da ora i parlamentari riceveranno uno stipendio che potrà arrivare fino a 9.800 dollari statunitensi.
Nello specifico i presidenti delle due Camere hanno deciso di raddoppiare le spese di rappresentanza percepite da ogni legislatore portandole da 10 mila pesos argentini (circa 660 dollari) a 20 mila pesos al mese (circa 1.300 dollari) al mese. Deciso anche l’aumento per i trasferimenti da 13 mila pesos (860 dollari) a 18 mila pesos (1.200 dollari) e i rimborsi spese per le trasferte.
La decisione di aumentare lo stipendio dei parlamentari è stata fortemente criticata dagli esponenti dell’Fit, Fronte dei lavoratori di sinistra. Con questi aumenti ora lo stipendio dei politici è di circa 18 volte più alto di quello medio dei lavoratori. Nel corso dell’ultimo anno è stato aumentato anche lo stipendio del presidente Macrì di circa il 32 per cento arrivando a 11.564 dollari.
Fabrizio Di Ernesto -Agenzia Stampa Italia,