(ASI) Il popolo venezuelano scenderà oggi in piazza per manifestare contro le pretese imperialiste degli Usa sul loro paese. In occasione della “Giornata della resistenza indigena” torneranno ad esprimere il loro sostegno ai programmi sociali avviati con la rivoluzione bolivariana di Hugo Chavez che ha portato notevoli benefici anche ai nativi della regione.
La manifestazione partirà alle 9 ora locale, le 15 in Italia da Paseo de los Heroes per giungere a Plaza de la Resistencia Indígena, non distante da Plaza Venezuela. Il vice presidente del paese indio-latino Aristobulo Istruiz ha detto che coloro che prenderanno parte alla marcia contro l’imperialismo sono i venezuelani pronti a difendere la propria patria contro le ingerenze straniere.
Parlando alla trasmissione radiofonica Dando y Dando, sull’emittente Rnv, Istruiz ha detto che quelle forze che cercando di rovesciare il governo di Maduro con la violenza fino ad oggi hanno fallito e continueranno a fallire.
“L’imperialismo – ha spiegato - ha ripreso la guerra sul prezzo del petrolio e quindi il Venezuela deve difendersi”, sottolineando l’importanza del viaggio del presidente Maduro in Turchia per partecipare al 23mo congresso Internazionale dell’Energia.
Aloha Nuñez, ministro del Potere popolare per le popolazioni indigene, ha spiegato che sarà commemora il Giorno della resistenza indigena con una marcia in sostegno al presidente Nicolas Maduro e la rivoluzione bolivariana contro l'imperialismo.
Continuano intanto i movimenti dell’opposizione per revocare il mandato di Maduro. Il Mud, Mesa de la unidad democratica, ha infatti annunciato l’intenzione di attivare il cosiddetto “Piano 1356” che consiste nell’organizzare una serie di assemblee di cittadini in appositi centri per raccogliere il 20 per cento del firme necessarie per convocare un referendum revocatorio sul presidente.
Dal 2002 il 12 ottobre in Venezuela è il Giorno della resistenza indigena per sottolineare le rivendicazioni dei popoli indigeni contro la violenza dei colonizzatori spagnoli.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia