(ASI) Bologna – Pochi giorni orsono Necmettin Bilal Erdoğan, figlio dell’attuale Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Bologna con l’accusa di reato in riciclaggio.
L’accusa, che ha permesso l’iscrizione di Bilal nel registro degli indagati, è stata mossa tramite esposto presentato dall’imprenditore turco e oppositore politico al governo che vige in Turchia, Murat Hakan Huzan (il quale si trova attualmente rifugiato in Francia). In tale esposto compare la richiesta di indagine su eventuali somme di denaro portate in Italia da Bilal, in ordine, appunto, al reato di riciclaggio.
Necmettin Bilal Erdoğan che dimora a Bologna già dall’autunno scorso per frequentare un dottorato alla Johns Hopkins University, non è nuovo a accuse a suo carico e alla famiglia del Presidente turco. Infatti poco tempo dopo l’abbattimento di fine novembre del cacciabombardiere russo per mano della Turchia, il governo di Mosca per bocca del suo vice capo di Stato maggiore Serghiei Rudskoi, avevano accusato lo Stato turco di rifornirsi di petrolio dai giacimenti presenti nei territori occupati dall’I.S.I.S., e una delle aziende principali accusate dai funzionari della difesa russa di tale rifornimento, è proprio la società di cui è comproprietario Bilal.
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia