(ASI) L'accoglienza entusiasta delle popolazioni messicane dimostra l'importanza di un viaggio di papa Francesco nel tormentato continente indio-latino. Senza dubbio si è trattato di un viaggio della speranza per le moltitudini che vivono un momento di particolare difficoltà sociale. Ciò che è stato ed è nelle aspirazioni e nella vocazione missionaria dei vescovi di Roma, soprattutto di Jorge Bergoglio. A questo punto del suo percorso umanitario mancherebbe una tappa altrettanto significativa in Terra Santa. Se non altro, per portare un messaggio di conforto e vicinanza spirituale-affettiva al martoriato popolo palestinese, alle cui aspirazioni alla libertà pagate quotidianamente col sangue l’Occidente continua a rispondere, per lo più, con pusillanimità, silenzio complice o indifferenza.
Vittime palestinesi, la statistica.
Le guerre tra Israele e i paesi arabi confinanti, del 1948 al 1973, si calcola che abbiano provocato la morte di circa 100.000 persone. Nella prima Intifada (1987-1992) hanno perso la vita quasi 2.000 Palestinesi. Dal settembre 2000 - data di inizio della seconda Intifada - al 20 giugno 2007 sono deceduti 4.626 Palestinesi. Il bilancio provvisorio della guerra nella Striscia di Gaza (dicembre 2008 - gennaio 2009) è di quasi 800 Palestinesi morti: civili quasi per la metà. La terza Intifada, fino all’ottobre 2015, ha registrato non meno di 170 vittime della repressione sionista. Dal 1° ottobre al 24 novembre 2015 sono caduti sotto le pallottole dei Sionisti 94 Palestinesi (http://www.aljazeera.com/indepth/interactive/2015/10/mapping-dead-latest-israeli-palestinian-violence). Da allora gli omicidi (anche extragiudiziali, come ha denunciato la Svezia) continuano, e non è quasi trascorso giorno, senza l’esecuzione di un cittadino palestinese. Ormai gli abitanti di Palestina uccisi non fanno quasi più notizia nell’informazione occidentale. A meno che non si tratti di Ebrei.
Sondaggi
Nonostante ciò, la convinzione che sia in atto una definitiva soluzione della “Palästinafrage” - con una programmata eliminazione/espulsione dei Palestinesi ad opera dei Sionisti - è abbastanza diffusa tra gli Europei. Le cifre dei sondaggi parlano del 63% in Polonia, del 49% in Portogallo, del 48% in Germania, del 42% in Gran Bretagna, del 39% e del 38% rispettivamente in Olanda e in Italia.