(ASI) Il 12 febbraio scorso un generale di brigata della Dogana tunisina durante una trasmissione televisiva ha parlato di "pericolo imminente" di attentati terroristici in Tunisia, dopo un’allarmante scoperta, a suo dire avvenuta nell'aeroporto di Tunisi-Cartagine: 1500 kg di esplosivo, detonatori, pentole a pressione riempiti viti e bulloni,
cinture esplosive e granate in una spedizione proveniente dagli Stati Uniti d’America. Il generale Mohamed Bazina ha denunciato come “irresponsabile, soprattutto in piena emergenza” il silenzio e i tentativi di oscuramento della vicenda, anche da parte delle autorità.
Questi micidiali apparati esplosivi, in realtà, sarebbero stati destinati a esercitazioni di sicurezza e sono venuti alla luce per caso all'aeroporto di Roissy-Charles de Gaulle il 22 gennaio da parte dei dipendenti di FedEx, come ha riferito il rappresentante sindacale (CGT) del personale aeroportuale parigino, autore del casuale rinvenimento. "Nessuno era a conoscenza di questo carico", dice il sindacato. "I pacchi erano effettivamente per l'ambasciata americana a Tunisi e per esercizi di addestramento", precisa una fonte della imbarazzata sicurezza aeroportuale. "Questo tipo di transito non è comune, ma a volte si svolge," dice. Ed è "solo la prima volta che un pacco di questo genere viene aperto." Ciò significa che anche gli esplosivi viaggiano sotto immunità diplomatica?
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