(ASI) "Il Nobel per la Pace conferito al quartetto tunisino rappresenta un successo per il mondo arabo e per tutti coloro che contribuiscono allo sviluppo del dialogo e della cooperazione tra le due Sponde del Mediterraneo. Non c'è dialogo se non c'è democrazia e tolleranza. Questa è la nostra grande sfida".
Foad Aodi, Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e dell'Associazione dei Medici di Origine Straniera (AMSI), commenta l'annuncio del conferimento del Nobel della Pace - evento che avrà luogo il 10 dicembre ad Oslo - a quei gruppi ed associazioni che hanno lavorato per favorire "il processo di sviluppo democratico tunisino".
La Co-mai accoglie con grande soddisfazione la notizia dell'accordo per la costituzione di governo di unità nazionale in Libia, raggiunto grazie ad un lungo lavoro di mediazione dell'Onu tra le delegazioni dei governi di Tobruk e di Tripoli.
"E' un primo grande passo in avanti per la stabilità della Libia, per frenare il massacro a Sirte e provincia dove, secondo le fonti mediche locali, i morti ammontano a 670 ed i feriti a 1260. Ringraziamo il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni, per avere favorito questo accordo fondamentale per la pace in Libia, per la vita dei suoi abitanti." Dichiara Aodi. Il Presidente di Co-mai esterna la sua preoccupazione per la situazione palestinese: "Siamo gravemente preoccupati per quanto accaduto negli ultimi giorni in Palestina. Il Dott. Ahmed Eraqi, Delegato AMSI in loco,ha fatto arrivare gli aiuti sanitari all'Associazione dei Soccorritori Arabi di Gerusalemme grazie all'aiuto del Movimento "Uniti per Unire". La condizione sanitaria che vivono gli abitanti in prossimità della Moschea al-Aqsa si aggrava ora dopo ora.Servono aiuti umanitari e sanitari per salvare le vittime delle guerre, serve l'unione della diplomazia internazionale contro il terrorismo. Il Mondo Arabo ancora attende una svolta nella diplomazia, basata su azioni concrete.. Il Medio Oriente è in fiamme. Ogni giorno si muore in Medio Oriente". In qualità di Presidente della Co-mai e "Focal Point" in Italia per l'integrazione dell'UNAOC, Aodi si propone di favorire gli scambi e di intensificare la collaborazione con i Paesi dove l'immigrazione ha origine per proporre delle soluzioni concrete a quella che definisce come una crisi economica e sociale. "Confido grazie al sostegno del Governo Renzi di trovare dei punti di incontro con i Paesi Arabi e Mediterranei per rafforzare la cooperazione internazionale facendo tutto il possibile per spezzare la catena del terrore alimentata dall'odio tra le religioni. Volgiamo fare ripartire il processo di pace tra israeliani e palestinesi con due Stati e due popoli", conclude Aodi.