(ASI) Il 19 e 20 marzo, Italia, Stati Uniti e Arabia Saudita hanno co-presieduto presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale la prima riunione del Gruppo di Lavoro sul Contrasto al Finanziamento dell’ISIL (GCFI).
I rappresentati di 26 Paesi e organizzazioni internazionali si sono riuntiti alla Farnesina per analizzare i flussi di finanziamento dell’ISIL, condividere le fonti di intelligence e coordinare i loro sforzi per contrastare le attività finanziarie ed economiche dell’organizzazione terroristica. Al termine dei lavori, è stato adottato un Piano d’Azione.
Il Gruppo di Lavoro ha come obiettivo di: (1) prevenire l’utilizzo da parte dell’ISIL del sistema finanziario internazionale, inclusi i trasferimenti non regolamentati di rimesse; (2) contrastare l’attività estorsiva dell’ISIL e lo sfruttamento di assets economici e risorse – petrolio, prodotti agricoli, beni archeologici e del patrimonio culturale, depositi bancari – che si trovano o transitano nel territorio del Daesh, o provengono dalla regione circostante; (3) interrompere il flusso di fondi provenienti dall’estero, inclusi quelli riconducibili a donazioni esterne, combattenti stranieri (foreign fighters) o derivanti da rapimenti a scopo estorsivo; (4) impedire che il Daesh possa prestare assistenza finanziaria o supporto materiale a gruppi terroristici in altre parti del mondo e ad esso affiliate.
Il Piano d’Azione adottato dal GCFI indentifica e stabilisce misure concrete che i componenti della Coalizione - e potenzialmente l’intera comunità internazionale - adotteranno allo scopo di drenare le fonti di reddito, la capacità di trasferire fondi e, più in generale, la sostenibilità economica del Daesh. Esso prevede un più efficace sistema di raccolta e condivisione delle informazioni, elabora nuove contromisure, identifica le forme migliori di assistenza tecnica, coordina l’attuazione delle sanzioni e, infine, favorisce il rafforzamento delle misure nazionali contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo coinvolgendo anche il settore privato.
Il Gruppo di Lavoro agisce in piena coerenza con le Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che riguardano il contrasto all’ISIL e ad altri gruppi terroristici quali Al-Qaeda e al-Nusra, attivi in Iraq e Siria.
La costituzione del GCFI si colloca nel quadro dello sforzo condotto della Coalizione anti-ISIL volto a rafforzare il coordinamento tra gli Stati Membri su alcune linee d’azione strategiche. Il Gruppo di Lavoro si riunirà regolarmente per consultarsi sugli sforzi in atto per contrastare le attività finanziarie ed economiche dell’ISIL. La prossima riunione del GCFI si terrà in Arabia Saudita nella prima metà di maggio 2015.
Fanno parte del Gruppo di Lavoro, oltre alle co-presidenze italiana, statunitense e saudita, i seguenti Paesi ed organizzazioni internazionali: Australia, Bahrain, Bulgaria, Canada, Danimarca, Francia, Georgia, Germania, Iraq, Giappone, Giordania, Kuwait, Lettonia, Libano, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Panama, Polonia, Qatar, Spagna, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Unione Europea (attraverso il SEAE), Financial Action Task Force (FATF). La delegazione Italiana era co-presieduta dal MAECI e dal MEF.