(ASI) Budapest – Accoglienza con i massimi onori per il premier russo Vladimir Putin, ieri durante la sua visita in Ungheria.
L'incontro segna la prima ripresa di relazioni di questo tipo tra la Russia e un Paese membro dell'U.E. , da quando nel 2014 ha avuto inizio la crisi ucraina. Per il premier ungherese, Victor Orban, si è trattato di un occasione per aumentare il proprio prestigio personale e per negoziare un nuovo contratto per le forniture di gas russo dato che quello in attualmente in vigore era in scadenza. Per il presidente russo Vladimir Putin si è invece trattato certamente di un chiaro segnale inviato alla U.E., alla Nato e agli Stati Uniti, con il quale ha riaffermato la presenza russa nella strategica area dei balcani.
Nel corso della visita alla capitale magiara, il Putin si è recato anche a rendere omaggio al monumento intitolato ai caduti russi sul suolo ungherese. Per Orban è stata un occasione storica. "C'è sempre una certa tensione psicologica nelle relazioni con la Russia" – ha spiegato Orban –"ma il mio obbiettivo è di servire gli interessi del mio paese". Si è poi ancora una volta espresso contrariamente ad ogni tipo di sanzione alla Russia che non che secondo il premier ungherese ha come unico effetto quello di avere un Europa che "si tira la zappa sui piedi". Ha però poi precisato che l'Ungheria, in quanto paese dell'Unione Europea, si atterrà a quanto già in vigore nel rispetto dei regolamenti europei.
In ogni caso la posizione dei due leaders è certamente uscita rafforzata da questo vertice bilaterale. Infatti Putin ha ribadito lo strategico ruolo della Russia nello scacchiere balcanico. Mentre Orban, non solo ha ottenuto il rinnovo del contratto con Gazprom a condizioni molto vantaggiose, ma ha anche ottenuto la stesura di alcuni studi preliminari sulla possibilità che il nuovo gasdotto attualmente in costruzione verso la Turchia, che entro il 2017 avrà un punto di sbocco anche in Grecia, passi attraverso la penisola balcanica arrivando in Ungheria. Altro motivo di vanto per il premier ungherese anche l'inizio di negoziati per stabilire un'intesa in ambito agro-alimentare che consenta alla Russia di arginare gli effetti delle sanzioni comunitarie e di avere nell'Ungheria un partner di riferimento in Europa.
Forti critiche sono state sollevate da Bruxelles e dalla Commissione Europea in particolare. Secondo il commissario Ue per l'unione energetica Maros Sefcovic, l'accordo sulle forniture di gas russo rappresenterebbe una grave violazione delle norme comunitarie in materia di concorrenza. "La commissione europea avrebbe dovuto far parte dei negoziati in modo da poter esprimere il proprio decisivo parere dato che uno degli elementi chiave per ottenere una maggior sicurezza energetica è avere un mercato più trasparente"- ha detto Sefcovic.
Cenusa Alexandru Rares –Agenzia Stampa Italia