Pronta la replica della Repubblica Islamica. La portavoce del ministero degli Esteri iraniano , Marzieh Afkham ha precisato: " Il tentativo da parte Senato e del Congresso degli Stati Uniti di imporre nuove sanzioni farà terminare le trattative in corso a Ginevra , "
L'Iran sta tuttora cercando di arrivare ad un’intesa con le sei potenze mondiali - Stati Uniti , Gran Bretagna , Francia , Russia, Cina e Germania – senza giustamente recedere dal legittimo diritto di avere un programma nucleare .a scopi civili finalizzato a rendere il Paese indipendente da un punto di vista energetico.
I beni informati pensano che nel frattempo i potenti gruppi di pressione sionisti hanno come obiettivo di far saltare gli accordi. Sarebbero proprio che hanno fatto cambiare gli equilibri politici interni Usa e le strategia da adottare nel confronti della Repubblica Islamica. Ciò è avvenuto nonostante l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha insistito sul fatto che il disegno di legge relativo a nuove sanzioni avrebbe danneggiato i colloqui tra l'Iran e le potenze mondiali. Un cambiamento repentino rispetto a quanto stabilito a Ginevra appena a novembre 2013. Epoca in cui i negoziati con soddisfazione mondiale, avevano raggiunto un primo accordo provvisorio che significava un importante passo in avanti verso la soluzione dell’annosa controversia.
mediazione raggiunta nella città svizzera. L 'accordo del 24 novembre 2013 prevedeva l’Impegno delle sei potenze mondiali a ridurre le sanzioni nei confronti della Repubblica Islamica, in cambio di una limitazione del progetto iraniano nucleare nel corso di un periodo di sei mesi. E ' stato inoltre convenuto che in questo semestre non sarebbero state imposte altre sanzioni all'Iran per il nucleare .
Una cosa è certa e va sottolineata:nel terzo millennio nessuno organismo internazionale, o nazione egemone deve impedire ad ogni Paese che lo desidera, ma nello specifico alla Repubblica Islamica dell'Iran, il legittimo diritto di poter sviluppare tecnologia nucleare a scopi civili e di rendersi indipendente dal punto di vista energetico. Su questo legittimo diritto non possono esserci sanzioni. Infatti, se ci saranno nuove sanzioni da parte degli Usa nei confronti dell'Iran, queste saranno ingiustificate. Ma avranno come effetto immediato l’insuccesso della diplomazia e degli organismi internazionali nei negoziati di Ginevra2, la conclamata subalternità della politica ai cinici interessi speculatrici dei potere finanziario, la fine del processo di distensione fra le potenze Occidentali e la Repubblica Islamica dell’Iran. Infine, non sarà difficile comprendere quali istituzioni comandano realmente nella paese della grande mela e quali spregiudicati interessi portano avanti a discapito della pace mondiale.
Niger September - Agenzia Stampa Italia
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