Il Presidente Vladimir Putin ha inaugurato la scorsa estate una stagione di politica interna volta a privilegiare la famiglia naturale composta da uomo e donna, ovvero la famiglia degli eterosessuali.
In linea con la crescita dei bambini russi in tale contesto, il governo russo ha dato notizia di favorire l'Italia nelle adozioni di bambini russi non essendo ivi legale il matrimonio fra omosessuali.
Il rappresentante del Cremlino per i diritti dell'Infanzia, Pavel Astakhov, ha dichiarato: «Attualmente l'Italia è l'unico Paese i cui cittadini hanno la possibilità di adottare bambini russi. Questo paese non riconosce il matrimonio omosessuale. Non dobbiamo in alcun modo cambiare i termini dell'accordo vigente che l'Italia ha sempre rispettato».
L'accordo a cui Astakhov fa riferimento è l'intesa bilaterale che Silvio Berlusconi e Vladimir Putin siglarono nel 2008 come primi ministri, per ottimizzare le adozioni di giovani orfani fra i due paesi.
Dal 2008 oltre 700 bambini russi sono stati adottati da famiglie italiane.
Il numero di bambini ospitati negli orfanotrofi della Russia si aggira attorno ai 120mila, e lo scopo di tale intesa è raggiungere il sollievo di un focolare italiano o russo per ciascuno di essi.
Molte nazioni concorrenti alle liste di adozioni russe sono state eliminate per mancanza di canoni politici.
Gli equilibri internazionali innescati nel 2012 dalla guerra fredda fra Barack Obama e Vladimir Putin ha velocizzato l'esclusione degli Stati Uniti dagli stati candidati ad adottare bambini russi, attuata con la legge del 1 gennaio 2013 Dima Yakovlev.
Il Presidente francese François Hollande, di ispirazione socialista, ha poi legalizzato nel suo attuale mandato matrimoni ed adozioni gay, causando quest'anno l'esclusione della Francia nelle adozioni dei russi.
Risale a giugno infatti la legge della Duma che vieta l'adozione di bambini russi da parte di cittadini di Paesi che hanno provveduto a legalizzare i matrimoni gay.
Astakhov ha poi precisato: «Non è colpa nostra. Voi (i partner occidentali, ndr) dovreste lavorare più attivamente se volete che l'adozione internazionale prosegua, perché la Russia ha altre priorità. La nostra priorità è dare in adozione i bambini all'interno del Paese».
Il Presidente Putin è stato nominato “uomo dell'anno” dalla rivista americana Forbes.
Il 2013, secondo i routers mondiali, è stato un anno di successi per il governo Russo, che ha marcato il decisivo sorpasso sulla Casa Bianca.
Il Presidente Putin ha infatti pacificato per vie diplomatiche il conflitto siriano, salvando il Medio Oriente e il bacino del Mediterraneo dal raid militare che Barack Obama ha annunciato nel passato agosto.
Ora anche le famiglie italiane potranno trarre giovamento da tale illustre uomo politico, nonché uomo più potente del mondo.
Maria Giovanna Lanotte- Agenzia Stampa Italia
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