×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Palestina. Monsignor Shomali: il mio più grande timore è una terza intifada

(ASI) «Il mio cuore mi dice che i colloqui di pace porteranno a una giusta soluzione. La mia mente però mi spinge a pensare al fallimento delle passate occasioni». Combattuto tra «speranza» e «scetticismo», monsignor William Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la Palestina, parla con Aiuto alla Chiesa che Soffre dei negoziati israelo-palestinesi ripresi il 29 luglio scorso.

Il presule palestinese preferisce non fare previsioni sul risultato dei negoziati. «Non voglio vestire i panni del profeta – dice ad ACS – ma solo continuare a pregare». Il suo unico timore, qualora non si riuscisse a trovare un accordo, consiste nell’eventualità di una terza intifada. «Le due passate hanno avuto conseguenze disastrose. Stavolta, qualunque sia l’esito dei colloqui, il dibattito deve rimanere in ambito politico».

Per monsignor Shomali, la minoranza cristiana può giocare un ruolo determinante nel raggiungimento della pace nella regione. I cristiani che partecipano in prima persona contribuiscono ai colloqui direttamente, mentre gli altri ricoprono una considerevole funzione mediatrice sia in Israele che in Palestina.

Un’importante questione sul tavolo delle trattative è quella relativa a Gerusalemme Est. Per il suo vescovo ausiliare, la «città santa appartiene a due popoli e tre religioni, ognuno con pari diritti e dignità. Certo, serviranno dei negoziatori con una buona dose di creatività per trovare nuove soluzioni e far sì che Gerusalemme ed i suoi luoghi sacri continuino ad essere aperti a tutti».

Intanto però sempre più cristiani abbandonano la capitale contesa, come riferisce ad ACS Yusef Daher, responsabile del Centro interconfessionale che difende i diritti dei cristiani in Terra Santa. «Gli arabi cristiani che vivono nella parte orientale non hanno la cittadinanza israeliana, ma solo un permesso di residenza che possono perdere con estrema facilità. È sufficiente risiedere al di fuori della città per un qualsiasi periodo di tempo, quanto basta ad esempio per andare a trovare dei parenti in Cisgiordania». Molti cristiani palestinesi lamentano inoltre disparità nella concessione dei permessi d’ingresso ai fedeli che durante le più importanti festività cristiane desiderano recarsi nei luoghi sacri.

«L’atteggiamento dei soldati ai checkpoint è capriccioso - fa notare padre Louis Hazboun, parroco a Bir Zeit, piccolo villaggio poco distante da Ramallah – e a volte irrispettoso. È doloroso guardare un ragazzo di 18 anni decidere se un uomo di 80 possa passare o meno». Le difficoltà nel ricevere l’autorizzazione a oltrepassare il muro e le lunghe attese ai controlli, fanno sì che sempre meno cristiani dei territori occupati possano mantenere un impiego a Gerusalemme. «C’è un’intera nuova generazione di uomini desiderosi di costruirsi una famiglia – aggiunge padre Hazboun – che non può realizzare le proprie aspirazioni, perché non ha un lavoro. E ogni giovane che ne ha la possibilità, finisce per cercare fortuna all’estero».

Nel mondo i cristiani palestinesi sono circa un milione, tuttavia solo il 20% vive in Terra Santa: 150mila in Israele e in 50mila nei territori palestinesi. «L’esodo dei fedeli da queste terre – spiega Yusef Daher ad ACS - non è stato costante, ma ha conosciuto grandi ondate migratorie. L’ultima considerevole ha avuto inizio nel 2000, proprio dopo la seconda intifada».

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

onSquarta.jpg

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Argentina, dalle opposizioni nuova denuncia ai danni di Milei

(ASI) In Argentina un gruppo di deputati dell'Unione per la Patria ha presentato una denuncia contro il presidente Javier Milei “per abuso di autorità e violazione dei doveri di pubblico ...

Mixue Bingcheng supera McDonald's: il nuovo gigante del fast food mondiale

(ASI) In un sorprendente capovolgimento degli schemi tradizionali del settore, Mixue Bingcheng, la catena cinese specializzata in gelati e bevande, ha superato McDonald’s diventando la più grande catena fast-food ...

Mori (Pd), parole Soloviev intimidazione da condannare, solidarietà a Picierno

(ASI) "Esprimo, a nome della Conferenza delle Donne Democratiche, piena solidarietà a Pina Picierno, Vicepresidente del Parlamento Europeo, per l'inaccettabile e violento attacco verbale ricevuto dal giornalista russo Vladimir Soloviev ...

Migranti, Borghi (Lega): prima con Fornero, ora sinistra festeggia per soldi a immigrati 

(ASI) Roma - "Prima hanno esultato per la sciagurata riforma Fornero, che ha rovinato milioni di italiani, ora festeggiano le toghe che danno soldi agli immigrati. A sinistra sono clandestini ...

Sardegna, Licheri (M5S): da Corte dei Conti verità e riconoscimento nostro lavoro

(ASI) Roma - "La Corte dei Conti nel suo pronunciamento sulle spese per la campagna elettorale 2024 in Sardegna ha sancito la verità e riconosciuto la serietà del lavoro svolto dal ...

Forza Nuova Perugia: Fontivegge libera. Denunciamo il degrado, la violenza e la criminalità che regna in questa zona.

(ASI) Con quest’azione, il nostro movimento politico, ha voluto dimostrare (come abbiamo fatto tante volte nel passato) ai cittadini di Perugia, che c’è ancora chi ama il propio popolo ...

Palermo. Rifiuti Alongi (FI) "Sostegno e gratitudine a Schifani per avvio termovalorizzatori"

(ASI) "Il coordinatore di Forza Italia per la provincia di Palermo, Piero Alongi, insieme ai coordinatori comunali e agli amministratori del partito dell'area metropolitana, esprime un "plauso convinto al presidente ...

Umbria. Infortunio dipendente Tapojarvi, Benedetti (Uil): “Il diritto al lavoro non può essere sinonimo di rischio di morire”

(ASI) Terni - “Il gravissimo infortunio ieri sera nel sito Ast, con un giovane operaio, dipendente dell’azienda Tapojarvi, ancora in prognosi riservata per le ustioni rimediate a causa dell’...

Prato, Mazzetti (FI): "La Mostra alla Sala Cenacolo un omaggio fortemente voluto a città del saper fare e della laboriosità"

(ASI) Roma - "Da oggi alla Sala del Cenacolo della Camera è visitabile una mostra che rende giustizia a una città simbolo della manifattura italiana, del saper fare, della laboriosità: Prato. ...

Energia termica: Mase, al via consultazione pubblica Pichetto: “traguardo importante per il conseguimento obiettivi nazionali di decarbonizzazione”

(ASI) Roma - Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha avviato oggi la consultazione pubblica per la disciplina del meccanismo di incentivazione degli interventi di produzione di energia ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113