(ASI)
Lettere in Redazione - Il leader dell’opposizione tunisina, Chokri Belaïd, è stato ucciso il 6 Febbraio a Tunisi. Le implicazioni del partito islamista Ennahdha al governo sono evidenti a tutti. Il leader politico, già oggetto di minacce, è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco da distanza ravvicinata. Miglia di manifestanti hanno protestato davanti al ministero dell'Interno e in diverse città del paese, proteste a cui la polizia ha risposto con la repressione.
Anche Besma, la moglie di Belaid, è scesa in piazza per continuare a rivendicare gli stessi diritti che il leader ha sempre chiesto, prima dopo e durante la rivoluzione: libertà, dignità, diritti, lavoro ed uguaglianza. Chokri Belaid era il segretario del partito dei patrioti democratici uniti, e in quanto tale faceva parte del consiglio dei segretari che compongono il Fronte Popolare. Belaid faceva altresì parte del consiglio dei segretari del Fronte Popolare.
Chokri Belaid per una vita si è opposto ad ogni forma di dittatura.
Di seguito il Link del comunicato stampa del Fronte Popolare Tunisinohttps://www.dropbox.com/s/8clgm6hx8a6bev6/comunicato%20Fronte%20Popolare%20Tunisino%20in%20Italia.pdf
Presidio davanti all’ambasciata Tunisina Roma 10 FEBBRAIO 2013 H 10- 14 Via Asmara, 7 - Roma
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione