(ASI) Caracas - Lo ha annunciato ufficialmente il Consiglio nazionale elettorale: Hugo Chavez è il vincitore delle elezioni presidenziali del Venezuela. Infatti il presidente venezuelano Chavez, che è arrivato al governo per la prima volta nel 1999, si è garantito anche il quarto mandato consecutivo, battendo nettamente alle urne Henrique Capriles, il candidato della Mesa de Unidad Democratica (Mud).
La sua è stata una vittoria indiscutibile: l’esito delle presidenziali che ha registrato un tasso di partecipazione elettorale molto alto (90,94%), ha visto raccogliere il 54,43% delle preferenze da parte del presidente uscente, pari a 7.444.082 milioni di voti.Il suo principale sfidante, il conservatore Capriles si è fermato al 44,97% con 6.151.544 milioni di voti.
Il primo commento del vincitore è stato: "Grazie Dio mio, grazie a tutti e a tutte. Grazie al mio amato Pueblo! Viva Venezuela! Viva Bolivar!", queste le significative parole pronunciate a caldo da Chavez e riportate su twitter subito dopo l’annuncio ufficiale dei risultati del voto che lo vedevano prevalere sul suo sfidante. La vittoria elettorale del Leader Boliveriano è importante per molte ragioni. Lo è perchè, a livello interno, si continua ad affermare e rafforzare il socialismo del XXI secolo ideato dal Chavez. Così pure lo è perchè viene ribadita la sua linea politica a difesa della sovranità nazionale. Infatti il Venezuela di Chavez vuole sempre più linerarsi dall'ingerenze esterne siano esse provenienti dagli U.s.a. e dai poteri forti. Entrambi desiderosi di mettere le mani sul Venezuela solo per saccheggiare le risorse energetiche del Paese. Mentre a livello geostrategico il successo di Chavez rappresenta una vittoria pure per le politica internazionale della alleanze che vede unito il fronte delle Nazioni anti mondialiste. Inoltre, perché rilancia e rinnova i solidi rapporti del Venezuela con Cina,Russia, Repubblica Islamica dell'Iran e Corea del Nord. Infine, la conferma di Chavez alla guida del Venezuela ripropone una nuova stagione multipolare e rappresenta anche la vittoria della supremazia della politica sull'economia finanziaria. Ciò è un ulteriore passo in avanti che favorisce la riscossa nazionale e sociale. Una linfa vitale pure per la crescente voglia d'indipendenza del continente Indio-Latino nei confronti della globalizzazione e delle logiche speculatrici del mercato.
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia