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(ASI) Esteri -" Adottare il linguaggio delle sanzioni è offensivo e contro i principi umani, poiché tutti i paesi sono interdipendenti”. A dirlo il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad in risposta alle recenti sanzioni europee contro la Repubblica Islamica dell’Iran.
Il Presidente della Repubblica Islamica ha continuatio: ”Astenersi dalla vendita di beni e servizi per esercitare la pressione politica su uno Stato con lo scopo di costringere un intero popolo a rinunciare ai propri diritti leggittimi non può avere nessun significato logico e razionale".
Queste precise parole del leader politico iraniano sono state riportate da Press Tv precisando che gli Stati Uniti, Israele e alcuni dei loro alleati accusano l'Iran di perseguire obiettivi bellici nel suo programma di energia nucleare. Ma non è così non solo perché l’Iran ha sempre smentito le accuse relative al suo programma di energia nucleare. Inoltre la Repubblica Islamica, contrariamente ad Israele, ha firmatario il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT) ed è un membro attivo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica( AIEA). Quindi è importante ribadire un concetto e un diritto universale: ogni Nazione ha il diritto di utilizzare e sviluppare la tecnologia nucleare per scopi pacifici.
Anche nel 2012 assisteniamo gli Stati Uniti e dell'UE, strumentalmente ed ingiustamente, hanno approvato nuove sanzioni contro l’industria petrolifera iraniana e nei confronti di molti settori finanziari. A cui Ahmadinejad ha replicato: "I paesi occidentali pensavano che con imposizione di ulteriori sanzioni potranno piegare la nazione iraniana, ma questa ipotesi è stata ed è ancora un errore basilare", ha detto Ahmadinejad. “Alcuni politici europei pensano di possedere il mondo ed hanno ancora mentalità 'imperialistica', che è superata da tempo,”.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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