(ASI) L'Osservatorio Nazionale per la Sicurezza dei Cittadini Italiani nella persona del Presidente Edoardo M. Anghinelli trova fondate le preoccupazioni del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
"L'analisi fatta dal collega John Sutherland è più che fondata, la nostra carenza strutturale nella Homeland Security ci porta ad essere un facile bersaglio per strutture terroristiche anche improvvisate.
L'occhio critico di un esperto di sicurezza statunitense smaschera subito le carenze strutturali di sicurezza urbana sia nell'analisi critica degli scenari che nella prevenzione.
Abbiamo un problema di comunicazione dati e matching tra i Ministeri e tra i diversi corpi delle forze dell'ordine, in più la polizia locale non è addestrata al riconoscimento dei profili tipo dei possibili attentatori.
I dati che riceviamo ci portano a percepire che 4 Italiani su 10 hanno paura di un possibile attentato e la fiducia nelle istituzioni comincia a vacillare.
I dati che abbiamo oggi sull'Islam sono
1.619.366 di Islamici in Italia divisi in :
-Maghreb (800.000)
-Albania (300.000)
-Banghladesh (100.000)
Il Califfato viene visto dagli con stima e rispetto da circa il 3,5 % degli Islamici In Italia -ufficialmente ,ma diamo un bel
margine di aumento non ufficiale forse addirittura il doppio -ci troviamo quindi con circa 100.000 simpatizzanti del Da'sh o Is ,sul territorio italiano.
I Foreign Fighters provenienti dal nostro paese sono circa 1,5% ossia all'incirca 25.000 persone, abbiamo quindi un enorme potenziale Jihadista pronto ad organizzarsi e colpire ,tornando in Italia magari sotto forma di "Clandestino".
L'ondata migratoria rischia di essere un coacervo di attentatori e le strutture di accoglienza non possono prescindere dall'avere un livello di sicurezza certificato per non permettere la fuga agli ipotetici terroristi ed il ricongiungimento alle cellule jihadiste sul territorio."
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