(ASI) Palermo - “Le dichiarazioni di Paolo Ragusa, presidente del Cara di Mineo, sulla gestione oculata del più grande centro d’accoglienza d’Europa, circa 4.000 ospiti di 48 diverse nazionalità, non ci convincono affatto”è quanto afferma Giuseppe Provenzale, vicesegretario nazionale di Forza Nuova, che il 13 dicembre sarà proprio a Mineo per una conferenza stampa.
“Nel giugno scorso, non è un segreto per nessuno, il valore dell’ultima gara assegnata ammontava a quasi 100 milioni di euro (96.907.500 per l’esattezza), certificando, proroga dopo proroga, la gestione del centro al consueto cartello di società e cooperative che ne detengono lo sfruttamento dal 2012, grazie all’assegnazione del consorzio di comuni denominato “Calatino terra d’accoglienza”, il cui cda è presieduto dalla rampante signora Aloisi, sindaco di Mineo”. “La commissione del suddetto consorzio, che ha deciso per l’ennesima proroga, vedeva tra i suoi membri quell’ormai famigerato Luca Odevaine, nominato da Giuseppe Castiglione, presidente della fondazione IntegrA/Azione che tanti ora dicono di non conoscere”. “E’ lecito chiedersi – ha concluso Provenzale – visto che i 100 milioni sono solo la punta dell’iceberg, come ci insegnano Mafia-Capitale e l’aritmetica – che giro di denaro ha consentito di foraggiare in questi anni il multiforme cartello di società che campava con il CARA? Questa ed altre domande faremo a Mineo, con Alba Siciliana, sabato prossimo”. (Il cartello a cui si fa riferimento sarebbe composto da: Casa della solidarietà (Roma), Domus Caritas (Roma), consorzio Sol. Calatino (Caltagirone), consorzio di cooperative Sisifo (Palermo), Cascina global service srl (società controllata dalla cooperativa romana La Cascina), Pizzarotti & c. Spa (Parma) e dal comitato provinciale della Croce rossa di Catania. NdR) Forza Nuova