ISIS, è guerra aperta in casa. Fermarli prima che sia troppo tardi

(ASI) Alla fine ci siamo arrivati! I fanatici dell’ISIS, dando retta agli incitamenti del califfato Jihadista di “uccidere gli infedeli”, stanno cominciando a fare attentati in giro per il mondo.

Ultimo, ma probabilmente non ultimo, l’attacco avvenuto oggi in Canada per opera di un terrorista mussulmano, prima al sacrario dei caduti dove ha ucciso un soldato di guardia e poi addirittura all’interno del parlamento canadese dove ha ferito tre persone prima di essere ucciso dalle forze di pronto intervento.

I sembra che l’importanza e la ferocia dello scontro siano saliti a livelli di una gravità non più sottovalutabile e che sia giunta l’ora di dare delle risposte adeguate.

Per risposte adeguate non intendiamo  né una maggiore all’erta nei nostri Paesi, né una partecipazione che sia limitata ai bombardamenti, ai rifornimenti a chi combatte sul campo ed all’invio di qualche centinaio di addestratori.

E’ giunta l’ora di affrontare il pericolo in modo diretto e drastico  e cioè con un massiccio intervento di truppe e mezzi e sviluppando tutta la potenza bellica di cui siamo capaci.

Oramai dovrebbe essere chiaro a tutti che il fanatismo e la ferocia del cosiddetto “Califfato” richiama sempre più proseliti che si entusiasmano per le sue continue vittorie e più le sue file s’ingrossano e più esso diventa pericoloso e potente.

Il cancro va reciso prima che cresca e diventi una bestia di difficile eliminazione!

E’ necessaria una spallata robusta con tutta la forza disponibile e con tutte le armi più sofisticate per debellare quella che è una minaccia mortale per la nostra civiltà ed una barbarie incivile, un male assoluto! La loro è una guerra di sterminio.

Bisogna accerchiarli e colpirli con determinazione. Altrimenti ce li troveremmo di fronte nuovamente per tanto tempo!

Ma la cosa fa fatta SUBITO, prima che le file dell’ISIS si ingrossino ulteriormente ( negli ultimi sei mesi si stima che i volontari giunti ad arruolarsi abbiano raddoppiato il numero dei miliziani Jihadisti ) e prima che l’esempio dei primi attentati si estenda a macchia d’olio in tutto l’occidente!

Alessandro Mezzano

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