(ASI) Pescara - Il benessere economico del territorio passa per la solidità delle imprese che vi operano. Ma a Pescara alle imprese chi ci pensa?
Se le imprese non incassano per i lavori fatti non pagano, licenziano, fermano il ciclo economico. In un momento in cui si discetta sul PIL al più o meno zerovirgola il ceto politico sembra non aver ancora capito che è la pubblica amministrazione, anche grazie alla inabilità degli eletti, la vera palla al piede del paese.
Così è anche a Pescara: il sindaco Alessandrini ed il suo vice Del Vecchio, incolpevoli, hanno reso pubblici i dati sui pagamenti che non si possono fare per i tanti lavori dell’ultimo minuto della giunta Mascia. Attenzione: il problema non è che manchino i soldi, è che sono stati previsti lavori, e quindi pagamenti, per il 50% in più di quanto previsto dal patto di stabilità.
Il risultato è che nel 2014 sembrerebbe che il Comune di Pescara non possa pagare circa sette milioni di euro di lavori previsti ed in gran parte fatti. Forse il colpo finale per le imprese del settore nel nostro territorio, sicuramente un colpo notevole per il prossimo bilancio del comune che dovrà, per obbligo di legge, riconoscere alle imprese un interesse moratorio del 8.15%.
La giunta Mascia sembra quindi aver affondato un terribile uno-due al benessere della nostra comunità: Ha messo in difficoltà un già disastrato sistema imprenditoriale ed ha gravato il Comune di oneri per interessi.
Chi pagherà questi danni?
Bisogna che i Cittadini ed il Consiglio Comunale si domandino se è percorribile una azione di responsabilità patrimoniale sulla vecchia giunta per i danni indotti da una programmazione di investimenti dilettantesca!
Sarebbe ora che si cominciassero a ricondurre meriti e responsabilità a chi ne è artefice: certe beghe ferragostane non riguardano solo i politici, riguardano il benessere dell’intera comunità.
Dario Boilini
Tesoriere dell’Associazione “Radicali Abruzzo”