(ASI) "Inaccettabile". È questo il giudizio lapidario che Fratelli d'Italia Bologna esprime per bocca del suo Portavoce Provinciale, Fabrizio Nofori, che rincara poi la dose: "Assistiamo da anni al tentativo di distruggere la famiglia tradizionale da parte della solita sinistra che, beceramente, affronta la questione dei diritti civili con ostentato ideologismo.
Ci avevano provato anni fa con la legge sui pacs o dico, ci hanno riprovato qualche mese fa, quando le deliranti affermazioni di uno dei peggiori ministri della storia repubblicana, la Kyenge, arrivarono addirittura a proporre, ed in qualche caso ad attuare, la sostituzione dei termini "papà" e "mamma" con "genitore 1" o "genitore 2". Continuano imperterriti adesso, con il Comune di Bologna che si conferma tra i peggiori, da questo punto di vista, e che dal 15 settembre consentirà la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero, equiparandoli, di fatto, ai matrimoni normali, come sono sempre stati intesi, quelli tra uomo e donna, che nel tempo diventano mamma e papà. E mentre nel suo delirio di onnipotenza il Sindaco si dice "orgoglioso di questa scelta", la Famiglia subisce questo ulteriore attacco. Il prossimo passo quale sarà? L'adozione? L'assegnazione delle case popolari? Nulla da dire nei confronti dei diritti civili di ciascuno, chiunque è libero di vivere come vuole nel rispetto delle leggi, e questo riguarda anche la sfera affettiva e sessuale. Ma queste riflessioni, figlie del comune buon senso, non possono farci dimenticare la difesa della Famiglia, che è, in ultima analisi, la difesa della società stessa in cui viviamo tutti, anche quelli che vorrebbero distruggerla con simili provvedimenti. Come Fratelli d'Italia avevamo già lanciato, proprio in questi giorni, una campagna di raccolta firme che, insieme ad altri quesiti, chiede che sia cambiata la legge sulle adozioni, introducendo una specificazione: che le coppie cui la legge si riferisce che possono adottare, siano composte da individui di sesso diverso. Evidentemente, mentre predisponevamo questa raccolta firme, ci avevamo purtroppo visto giusto. In soli pochi giorni sono più di 500 i cittadini che hanno già firmato ai nostri banchetti e che quindi non sono "orgogliosi", come non lo siamo noi, del sindaco Merola e della sua scelta. Siamo pronti a difendere la famiglia tradizionale fino in fondo, e continueremo con la nostra campagna in tutto il territorio di Bologna e provincia. La Famiglia non è un valore negoziabile. Lo sappiano a Palazzo d'Accursio."