(ASI) Roma - “Importante vittoria dei residenti della borgata di Settecamini, a Roma: dopo mesi di mobilitazione e manifestazioni, a cui CasaPound Italia ha partecipato attivamente sin da subito, l'amministrazione di Roma Capitale ha finalmente deciso si ascoltare i cittadini e sospendere definitivamente l'apertura del centro di accoglienza per immigrati e rifugiati politici nel quartiere”.
Lo afferma Mauro Antonini, responsabile del IV Municipo per Cpi, che aggiunge: “La delibera dell'assessore alle Politiche Sociali, Rita Cutini, riconosce in maniera chiara e definitiva che le proteste del quartiere erano fondate e basate su dati oggettivi. Si reputa infatti 'non idonea' l'apertura del centro in quanto sarebbero 'difficilmente realizzabili i progetti di inclusione ed integrazione sociale' degli immigrati. In sostanza – continua la nota, citando ancora il documento dell'assessore – la 'attenta analisi della situazione socio-ambientale' operata dal comune arriva alle stesse conclusioni a cui la cittadinanza era giunta immediatamente, e cioè che aprire un centro profughi in un quartiere già degradato e colpevolmente abbandonato dalle ultime amministrazioni non avrebbe svolto alcuna funzione sociale o umanitaria, ma avrebbe in compenso creato le basi per una situazione esplosiva”.
Antonini conclude plaudendo alla “comunità di Settecamini, che ha saputo incanalare la propria sacrosanta rabbia in manifestazioni composte e costruttive, arrivando infine a conseguire l'obbiettivo designato. Ora che il Campidoglio si è ricordato che esiste questo quartiere, speriamo che la riqualifica della borgata lasciata per troppi anni a se stessa continui, altrimenti i cittadini scenderanno di nuovo in piazza e CasaPound con loro”.