(ASI) Lettere in redazione - "Siamo tutti d'accordo che i profughi fuggiti ieri dalla questura di Marghera non fossero sottoposti a nessun provvedimento di espulsione o altro, ma una cosa è certa, è stato sottovalutato il pericolo che 40 profughi, in caso di reazione contro i pochissimi operatori presenti all'accompagnamento, poteva nascere, i colleghi sono stati messi in serio pericolo per la propria incolumità fisica.
Non è possibile organizzare un accompagnamento di 40 extracomunitari, che non sappiamo nemmeno chi siano e che trascorsi hanno nel loro paese d'origine, con soli 4 agenti e 2 carabinieri. Su questo chiederemo con formale richiesta, spiegazioni al Prefetto e al Questore di Venezia. Non possiamo tacere di fronte a questa ennesima mala organizzazione di un servizio comunque delicato. Se dai chiarimenti che il questore e prefetto vorranno fornirci, emergeranno delle precise responsabilità da parte di qualcuno, ne chiederemo l'immediata rimozione, chiunque esso sia. Ora non ci resta altro che attendere. Questo episodio che a Venezia non ha precedenti, ha messo in luce ancora una volta, come le strutture che ospitano gli uffici della questura, vedi quella di via Nicolodi, sono completamente inidonee ai servizi di polizia".
Mauro Armelao
Segretario Generale Provinciale
UGL Polizia di Stato di Venezia