(ASI) Perugia – “Prendiamo atto con soddisfazione, vista l’entrata in vigore del sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, della sospensione delle sanzioni, della proroga della tracciabilità cartacea e, in particolare, della prospettiva, annunciata dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, di un decreto che escluda dal Sistri le imprese con meno di 10 dipendenti.
Provvedimento che di fatto cancellerebbe l’assurda equiparazione dei rifiuti di un parrucchiere e di un piccolo commerciante con quelli di un’industria. Questa è la prova che si sta cominciando a comprendere l’inadeguatezza del sistema rispetto alle esigenze delle imprese e del Paese”. Sono le parole di Stelvio Guazzi, segretario di Confartigianato Imprese Perugia, a commento della recente presa di posizione del governo Renzi sul Sistri. A fronte del passo avanti annunciato, però, il segretario Gauzzi ha ribadito le criticità del sistema. “Non muta il nostro giudizio profondamente negativo perchè il Sistri – ha proseguito Gauzzi - è l’emblema della follia burocratica del nostro Paese. Il sistema ha infatti dimostrato troppe criticità, che riguardano l’interoperabilità, i malfunzionamenti tecnici e tecnologici di dispositivi e sistema, la lentezza delle procedure. Tutto ciò è costato tantissimo alle nostre imprese. Riteniamo dunque assurdo e dannoso proseguire nella sua implementazione: dobbiamo al più presto sostituirlo con un sistema di tracciabilità che risponda concretamente all’esigenza di una corretta gestione dei rifiuti, attraverso un modello che non gravi sulle aziende con ulteriori costi e procedure complesse ed ingestibili”. Infine, da Confartigianato Imprese Perugia, la richiesta al governo di passare all’azione. “Chiediamo al governo – ha detto, infine, il segretario provinciale di Perugia dell’associazione di categoria – di procedere rapidamente alla sostituzione di questo strumento con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che serva meglio allo scopo. Per ‘far uscire le imprese dalla palude’ occorre ridurre il peso della burocrazia e del fisco. Finora però il governo non sembra dello stesso avviso: l’avvio del Sistri e l’incremento delle aliquote Tasi sono due interventi che vanno in direzione decisamente opposta alle esigenze del Paese. Si passi dagli annunci ai fatti e si proceda a una vera sburocratizzazione”.
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