(ASI)Il consumo di gas ha raggiunto in Provincia di Benevento il record di 85 milioni di metri cubi consumati,(dati relativi all’anno 2012) livello mai raggiunto in passato. Lo rende noto il ministero dello Sviluppo che parla di «allerta per il picco eccezionale» e annuncia che si stanno «valutando ulteriori misure».
Ebbene nonostante ciò sembra che agli italiani non interessi il risparmio di gas anche quando il gas consumato serve a riscaldare un edificio vuoto perché i ragazzi sono a casa in quanto le scuole sono chiuse per le Festivita’ Natalizie.
Infatti, Domenica mattina, mentre ero a Lavoro Presso il Mercato Domenicale ho potuto constatare personalmente che la caldaia dell’Istituto dell’elementari, tra l’altro con meta’ istituto in ristrutturazione, sito in Viale Vittorio Emanuele era accesa (come da foto), come tutte le mattine, questo a testimonianza che alla chiusura della stessa, ci si è dimenticato di riprogrammare lo spegnimento e l’accensione degli stessi.
Spero sinceramente che la stessa cosa non si sia verificata per le altre scuole presenti sul territorio comunale, e che sia l’ultima volta che si verifichi uno spreco del genere, anche perché il gas viene pagato da noi Cittadini.
Ufficio Stampa
Evangelista Campagnuolo
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione