A cominciare, per esempio, dal piano regolatore, strumento fondamentale per lo sviluppo del territorio. Il programma del PD, e successivamente quello di Renzi, su questo punto parlava di “città verde” e cubatura zero, ad indicare che un moderno concetto di sviluppo deve contemplare uno stop alla ulteriore cementificazione del territorio e un’attenzione tutta centrata sul recupero del patrimonio edilizio esistente, abitativo, produttivo e del terziario.
A Città di Castello, invece, il piano regolatore che sarà portato in discussione ai prossimi consigli comunali, non sembra andare in questa direzione. La “parte strutturale” del PRG prevede, infatti, possibilità di espansione edilizia per ulteriori 100 ettari edificabili, pari a circa 800.000 metri cubi. Qualcosa, per capirci, come 2000/2500 nuovi appartamenti! Cifre che, riportate in una pubblica assemblea, hanno spiazzato anche molti professionisti e addetti al settore presenti. Sarà pur vero che poi la “parte operativa” potrebbe anche correggere questi dati, ma certo non cambia la scelta politica e la filosofia di fondo che hanno ispirato la proposta di PRG prevista nella parte strutturale.
L’impressione è che tale proposta abbia seguito logiche vecchie, un’idea di sviluppo come consumo del territorio e non come riuso e valorizzazione dell’edilizia esistente. Una proposta degna del vetusto partito del mattone, più che di un partito moderno, attento all’ambiente e ad un’idea nuova di città e di sviluppo. Il PRG elaborato dall’attuale maggioranza e amministrazione tifernate sembra confliggere con le linee programmatiche di Renzi. Tanto è vero che, se venisse approvato così com’è, si esporrebbe al rischio di essere sottoposto ad un referendum popolare, come già minacciato da alcuni sostenitori di Renzi. In quel caso si tratterebbe, di tutta evidenza, di una consultazione voluta da renziani contro scelte fatte dalla grande maggioranza di renziani che siede in giunta e in consiglio comunale, tra cui il capogruppo in consiglio comunale e il presidente della commissione consiliare urbanistica e altri presenti tra gli altri alla conferenza stampa di Caprini.
Queste cose le diciamo sapendo di interpretare il pensiero non solo degli elettori di Cuperlo, ma anche di gran parte dei cittadini tifernati. Rinnoviamo la nostra disponibilità a discutere nel partito di politica, degli interessi delle nostre genti e delle soluzioni migliori, ma con trasparenza di principi e di fini e senza strumentalizzazioni.
Città di Castello, 12/12/2013
Lorenzo Accardi, Mauro Bacinelli, Giovanni Biagini, Federico Crocioni, Marcella Mencarelli, Alessandro Montedori, Adolfo Orsini (tra gli altri)