Raccontando così di come il vanto di Trenitalia avesse acquisito sul competitore privato Italo (che,per chi non lo sapesse, non è un qualche nostro parente bensì il Tav superveloce di Luca Cordero di Montezemolo) un grande vantaggio. Non di velocità (in fin dei conti il bel Luca si fa battere solo dalla Red Bull),ma di coccole a bordo. Giornale,aperitivo e stuzzichini seguiti da un ottimo pranzo sul Frecciarossa. Niente di niente, con in più un pizzico di maleducazione da parte del personale, su Italo.
Secondo le buone abitudini repubblicane vigenti tra le persone che contano,il nostro (Feltri) si era attaccato al telefono per protestare energicamente con il papà di Italo contro quella intollerabile prova di inferiorità offerta dal privato rispetto al pubblico. Montezemolo,stando sempre al racconto di Feltri,se ne fregò altamente. Niente giornali,aperitivi e succulenti pranzi. In compenso scomparsi anche dal Frecciarossa. Potenza dell'adeguamento al ribasso richiesto dal mercato (nonché dall'Europa).
Non so se Brunetta presenterà una interrogazione sull'argomento. Certamente il fatto è grave. Come faranno in futuro i giornalisti come Feltri a viaggiare senza le coccole e comprensive di lauto pranzo ? Concetto esteso anche a tutto l'ambiente bene e snob cui l'ex direttore si rivolge. Sottintendendo che,sia Trenitalia come pure Montezemolo,rischiano di trasformare la Tav in un calvario senza prosecco,olivette,e rollè vari.
Non sia mai che il più britannico dei giornalisti italiani si riduca a viaggiare come i cittadini del Sud in carri bestiame per recarsi fino a Roma. O come gli stessi pendolari del centro-nord per andare al lavoro. Sarebbe intollerabile e,forse,vedremmo Feltri inneggiare alla rivoluzione.
Grazie per l'attenzione.
Vincenzo Mannello
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione