Alcuni giorni fa i residenti e alcuni amministratori comunali, si sono riuniti per trovare una soluzione. Qualche idea è stata accettata,ora bisogna realizzarla. Non è semplice, perché i commercianti hanno ottenuto il non funzionamento delle telecamere che impedivano alle vetture di transitare.
La chiusura della strada al traffico veicolare, come avviene in tutti i centri storici, per loro sarebbe perdere clienti. Il discorso si è concentrato sulla movida che non esiste.
Fintanto ci sarà maleducazione, dispetti, il non colloquio, per le poche persone che fanno porcate, ci rimettono tutti. Se un giovane volesse aprire un locale,
deve programmare che l’affitto è la prima mannaia.
Poi ci sono le tasse alle quali l’amministrazione non può rinunciare, anche se per correttezza di cronaca, nei grandi eventi, il comune non fa pagare l’occupazione di suolo pubblico.
Se poi i residenti non accettano il vocio dei frequentatori di queste botteghe, perché da fastidio, nelle ore serali, ecco che la strada resta malinconicamente vuota, con le serrande abbassate e le luci spente.
Fra le idee c’è anche la presenza del buttafuori, ma specialmente maggiore sorveglianza delle forze dell’ordine. La lamentela più offensiva per le botteghe è che le vie del quartiere sono diventati orinatoi.
Fatto presente che tutti i locali hanno i servizi igienici, il diverso che fa questo dispetto che esageratamente è stato evidenziato, danneggia la maggioranza delle persone educate che frequentano i locali e non incentivano altri ad aprire qualche “puteca”.
Quanti residenti, padroni di cani, portano questi animali a fare la pipi e la popò, specialmente nelle traverse della via principale, dove l’odore del liquido maleodorante degli umani e dei cani, si mescola? L’aggravante dei cani è che fanno anche la popò. Che schifezza!Luciano Pellegrini