I figli della Libia che sono morti in difesa della inviolabilità della propria terra e le loro immagini illuminate con candele, illuminano la strada per le generazioni presenti e future, per vincere le battaglie di onore e dignità, per affrontare gli invasori e i nemici della fede e della patria. Per la loro vita pura essi non hanno bisogno che gli facciamo un funerale, ma che rimaniamo fedeli alla loro missione e loro sono stati propugnatori di un messaggio, un messaggio di verità e di giustizia e di bontà. Il ricordo della “ Giornata dei Martiri”, giorno della morte del defunto leader Muammar Gheddafi e dei suoi compagni, i figli della Libia affinano e rafforzano la loro fede, con il sacrificio del leader martirizzato e del resto dei combattenti per il bene della patria, per non renderlo vano. La realta’ della Libia di oggi, ha rivelato ciò che era stato nascosto e gli eventi hanno dimostrato che la fermezza del leader martire e la sua insistenza su come affrontarli, non erano vacui, ma Bani Walid ha dimostrato quali erano le dimensioni della battaglia, e la profondità del complotto per rovesciare il nostro paese e consegnarlo alla spazzatura e ai rifiuti della storia.
Ricordare l'anniversario del “ Giorno dei Martiri” è ricordare l'inizio della tragedia libica e delle sue ferite. Si puoî osservare che oggi il paese è stato consegnato alle bande autrici del saccheggio perpetrato, le quali hanno elargito ai loro estimatori, la loro sottomissione e l'uso di terra, mare e aria.
I libici stanno assistendo oggi alla svendita delle proprie acque territoriali e del suo territorio nazionale agli stranieri. E la lacerazione della sovranità dello stato, con l’irrompere nelle nostre città e nei quartieri della capitale, di forze straniere, che rapiscono cittadini dalle loro case con la forza; come libici seguono con sentimenti di angoscia e ingiustizia, la tirannia di queste milizie e bande criminali, che si preoccupano solo della loro ricchezza e di ricattare i protetti della NATO….
Questo è quello che è successo in Libia. Questo è lo scenario che il leader martire Muammar Gheddafi ed i figli martiri della Libia, avevano cercato di impedire che accadesse, e combattendo hanno dato la vita ed il loro sangue puro, al fine di salvare la Libia da questo .
Il Movimento Nazionale Popolare della Libia, che ricorda i sacrifici dei suoi connazionali e la disgrazia del suo popolo, dichiara che il dovere di ogni libico è ora di rifiutare gli effetti dell'invasione dei fanatici crociati takfiristi, e l’espulsione delle milizie, dei loro protetti e degli estranei dal corpo della nazione. Il Movimento prende anche l'occasione di questo anniversario per chiamare a soluzioni condivise, tutte le componenti della lotta popolare libica nel paese e all'estero, per cambiare la rotta e unificarsi nell'obiettivo principale di ora, che è quello di " ricostruire la patria e la sovranità nazionale ". A parte i diversi metodi di lotta scelti da ciascuna componente. L' MNPL è convinto che un lavoro di unificazione nazionale non danneggerà nessuna di queste componenti, ma ne migliorerà l'efficaia e rafforzera’ la battaglia per la Libia.
L’ MNPL chiama al proprio dovere tutti i partiti nazionali leali alla patria e fedeli al paese, con questo programma:
1 – la richiesta di indagare sulle circostanze della morte del martire Muammar Gheddafi, di suo figlio e dei suoi compagni, le atrocita’ e gli abusi a cui sono stati sottoposti .
2 - indagare su tutti i massacri avvenuti il 20/10/2011 e oltre, soprattutto a Sirte e l’attacco al "Convoglio dell’orgoglio", il brutale attacco e massacro, da parte delle forze aeree e di terra della NATO e delle milizie ribelli.
3 - invitare le Nazioni Unite a prendere atto della legalita’ attuale in Libia, con scrupolosità e chiarezza di come si caratterizza la realtà quotidiana nel nostro paese…e riconsiderare il ruolo della sua missione e dei suoi rappresentanti in Libia, ed essere persone rette e umanitarie.
4 - chiamare tutte le organizzazioni interessate, associazioni e personalità internazionali per contribuire efficacemente a fermare la sofferenza immediata dei prigionieri e detenuti nelle carceri libiche dalle milizie, essendo provata la flagrante violazione dei diritti umani dei detenuti cosi’ come la necessità di garantire il ritorno degli profughi e dei libici sfollati in patria e all'estero, come parte di un largo accordo nazionale tra libici estranei a questo Stato delle milizie.
5 - l'invito al Consiglio di Sicurezza della necessità di riconoscere la dimensione della catastrofe che ha colpito la Libia, e di assumersi la responsabilità storica per la pace e la sicurezza, di un paese distrutto delle sue istituzioni e dei suoi dirigenti, sostituito da un sistema terrorista, che ha fatto della Libia una societa’ dove regnano violenza, omicidi, saccheggi, l'esilio e la dispersione generale.
Infine, non smarritevi! Il Movimento Nazionale Popolare della Libia invita i libici a costruire l’unità, la solidarietà e la fermezza, per abbattere la legittimità delle bande armate e il sistema dei mercenari corrotti, per far fronte all'oppressione e non arrendersi alle forze della sopraffazione e della corruzione.
Dio benedica i nostri martiri e dia forza ai nostri prigionieri, per riportarli alle loro case in condizioni di sicurezza ed a testa alta .
La pace sia con voi, con la benedizione di Dio .
Ricordate l' esempio di amore e di sacrificio di Mohamar Gheddafi ... Quando muore un antiimperialista, non muore mai ! , Onore e gloria a Gheddafi !