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(ASI) Roma - “Quest’idea di rinnovamento, di trasparenza, di cambio di passo del presidente Zingaretti, nel caso delle nomine dei direttori generali si sta rivelando un vero flop. Il presidente/commissario alla sanità è partito proprio col piede sbagliato”.
Lo dichiara il presiedente di AssoTutelaMichel Emi Maritato. “Non si è arrivati neanche a metà del percorso e già infuriano le polemiche, si minacciano ricorsi, si diffondono sospetti sulla validità delle prove. Ci dispiace constatare che Zingaretti – continua Maritato – sebbene confortato dalla commissione di prestigio dei super esperti dell’Agenas (a proposito, quanto sono costati alle casse regionali?) e supportato dallo stuolo di segretari generali, particolari, super esperti e consulenti, continui a indossare i panni del vecchio amministratore che non riesce a compiere quello scatto di coraggio necessario. Non basta gridare ai quattro venti che i direttori di prossima nomina saranno tutti volti nuovi, magari la seconda generazione di dirigenti venuta su a suon di promozioni e di fedeltà ai predecessori. Ci saremmo aspettati – continua il presidente – una franca discussione sulla riduzione delle Asl, a cui Zingaretti non ha mai fatto cenno neanche nel suo programma elettorale ma che ha visto ben quattro proposte di legge – la prima proveniente proprio dai consiglieri del centrosinistra allora in maggioranza – lasciate in qualche cassetto della Pisana”.
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