Già a gennaio il gruppo consiliare ABC aveva sollecitato l’amministrazione a trovare una soluzione definitiva a un così annoso - e penoso - problema.
In risposta, più volte il Sindaco ha pubblicamente annunciato la soluzione del problema in tempi certi: per la precisione, entro febbraio scorso, poi entro fine marzo, poi ancora entro luglio. Nel frattempo, il mancato avverarsi di queste previsioni del sindaco ha aumentato il malcontento della cittadinanza, dovuto anche al perseverare di una situazione intollerabile, a fronte dell’aumento delle imposte comunali. A ciò si aggiunge il fatto che il Comune continua a spendere soldi per riparare con somma urgenza guasti sempre più frequenti alle condotte.
Il gruppo consiliare di ABC, con questa interrogazione, vuole di nuovo richiamare l’amministrazione comunale, chiedendo quali azioni si stiano perseguendo, o si intendano perseguire, per risolvere - definitivamente - la crisi idrica alcamese. Si chiede in particolare di conoscere lo stato dei lavori di manutenzione straordinaria al dissalatore di Trapani, gestito da Sicilia Acque s.p.a., con cui il Comune ha stipulato un contratto di fornitura idrica ancora vigente. Sono state pagate delle somme a Sicilia Acque s.p.a. dal luglio 2011 ad oggi? Se sì, quali e a quale titolo? Quali sono i risultati delle prove di portata e di verifica della potabilità dell’acqua del pozzo privato di Inici? Quanto denaro pubblico è stato speso esattamente negli ultimi 10 anni per le innumerevoli riparazioni delle condotte idriche? Perché non si provvede a rifornire di acqua la scuola Pietro Maria Rocca, che è costretta a rivolgersi alle autobotti private?
Infine - chiede ABC - qual è la nuova, si spera ultima, “data certa” per la risoluzione del problema della crisi idrica ad Alcamo?
ABC - Alcamo Bene Comune
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