(ASI) La vicenda che vede coinvolta il Ministro Cancellieri è sconcertante. Nessuna motivazione o “arzigogolazione” giustificativa potrà mai cancellare l’inaccettabile messaggio dirompente che ha raggiunto i cittadini: cioè che la legge non è uguale per tutti.
Che basta avere le conoscenze giuste per ottenere favori e agevolazioni e, quindi, aggirare facilmente il fondamentale principio alla base della democrazia, che campeggia in ogni aula di Tribunale.
L’unica via di uscita per ristabilire equità e fugare ogni ombra di clientelismo è la netta condanna di telefonate e favoritismi di ogni sorta.
“È questo l’atteggiamento che avremmo voluto che Governo e Parlamento assumessero, nel rispetto del Paese e dei cittadini tutti, soprattutto di quelli sprovvisti di potenti amicizie. A maggior ragione in una fase in cui risulta già molto deteriorato il rapporto tra cittadini e istituzioni.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
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