(ASI) Calabria -"La spirale di intimidazioni ai danni di esponenti del mondo produttivo e di categoria, impongono una risposta ferma e corale delle istituzioni calabresi quanto una riflessione profonda della cosiddetta società civile che deve accrescere lo spirito di avversione verso la cultura criminale".
Lo afferma Benedetto Di Iacovo, presidente della Commissione regionale della Calabria per l'emersione del lavoro non regolare esprimendo la sua solidarietà, a nome dell'organismo collegiale, al presidente di UnionCamere Calabria e di Reggio Calabria, Lucio Dattola e a Stefania Frasca, presidente dell'Asi di Cosenza, nelle ultime ore "entrambi nel mirino dei "nemici" del riscatto legalitario, economico e sociale della nostra regione. Due atti vili - aggiunge Di Iacovo - che meritano la massima attenzione da parte degli organi inquirenti, perché consumati ai danni di persone perbene che da anni si battono per il ripristino della legalità in Calabria. A Dattola e Frasca va tutta la mia solidarietà così come a tutti quegli amministratori locali che quotidianamente ricevono minacce e intimidaioni da organizzazioni e singoli criminali. La legalità - sottolinea il presidente Di Iacovo - è un valore che va difeso con forza, soprattutto in una regione come la nostra già penalizzata da altri fattori strutturali, produttivi, sociali ed economici. La crisi in atto sta facendo il resto, con la complicità di quanti, e sono una sparuta minoranza, credono che questa regione possa essere piegata
tout court dalla forza criminale. Oltre alle azioni di ferma persecuzione che adotteranno gli organi investigativi, occorre da parte nostra uno sforzo collettivo per compiere quel percorso legalitario già intrapreso dalle istituzioni regionali e richiesto a gran voce dai nostri giovani che sono poi gli eredi ultimi delle nostre azioni di oggi. Educare al rispetto delle regole, alla cultura della legalità, a partire dalla Scuola per finire al mondo del Lavoro, è condizione essenziale per costruire e consegnare ai posteri una Calabria virtuosa e libera da qualsiasi condizionamento criminale. Senza la consapevolezza e una netta presa di posizione di tutti gli strati della società civile - conclude il presidente della Commissione calabrese per l'emersione - questo obiettivo rimarrà soltanto una chimera così come rimarranno solo i "nemici" della Calabria. E' quindi interesse di tutti i calabresi perbene attivarsi ed essere militanti della Legalità".