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(ASI)Roma.
Lettere in Redazione - “La storia va avanti da tempo, tutti sapevano ma l’Azienda ha sempre avuto una posizione poco chiara. Operazioni sbagliate in Chirurgia d’urgenza e 10 medici indagati, in quello che fu un ospedale tra i migliori della capitale e che da qualche anno sta subendo un inesorabile declino”.
Lo dice il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che incalza: “La consulenza della procura è stata chiara e i risultati inequivocabili: operazioni che potevano essere facilmente risolte, si sono tramutate in indicibili sofferenze e nel decesso dei pazienti per palesi errori medici. Chi nominò, a suo tempo, quel primario? Perché, dopo tanti dinieghi, all’improvviso la direzione aziendale decise per quell’incarico? E oggi, che cosa farà l’attuale direzione aziendale con tutti gli altri colleghi indagati? Chiediamo che si proceda alla sospensione cautelare. Quando c’è di mezzo la vita dei cittadini non si scherza, non possiamo continuare a mettere a rischio decine di persone che si affidano, ignare, a sanitari che hanno ampiamente dimostrato notevole imperizia”.
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